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SVIZZERA«L'inflazione è troppo alta»

12.03.23 - 10:35
Thomas Jordan, l'uomo al vertice della Banca Nazionale Svizzera: «Stiamo facendo il possibile»
KEYSTONE/ANTHONY ANEX (ANTHONY ANEX)
Fonte ats
«L'inflazione è troppo alta»
Thomas Jordan, l'uomo al vertice della Banca Nazionale Svizzera: «Stiamo facendo il possibile»

BERNA - L'inflazione in Svizzera rimane troppo alta, secondo il presidente della direzione della BNS Thomas Jordan. «Stiamo facendo tutto il possibile per riportarla nell'ambito della stabilità dei prezzi», ha dichiarato in un'intervista al "Sonntagsblick".

La Banca Nazionale Svizzera (BNS) definisce «stabilità dei prezzi» un'inflazione inferiore al 2%. A febbraio, i prezzi al consumo in Svizzera sono aumentati del 3,4% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

L'economia funziona meglio quando i prezzi sono stabili, ha detto Jordan. «La stabilità è molto importante anche per la coesione sociale». Il principale contributo della BNS alla società è una buona politica monetaria e la stabilità dei prezzi aiuterebbe tutti. «Non è nostro compito promuovere specificamente singoli settori o aziende. Questo dovrebbe essere fatto dai politici», ha aggiunto.

La prossima decisione della BNS sui tassi di interesse è prevista per il 23 marzo. Jordan non ha escluso ulteriori aggiustamenti dopo gli ultimi tre aumenti dei tassi.

Investimenti in petrolio e gas
In seguito alle critiche rivolte alla BNS per aver investito in «società dannose per l'ambiente» come la statunitense Exxon o la britannica Shell, Jordan ha difeso la strategia di investimento. «Il nostro portafoglio deve servire al raggiungimento dei nostri obiettivi di politica monetaria. Non investiamo in aziende perché le abbiamo a cuore».

Soprattutto, gli investimenti devono essere il più possibile diversificati e facilmente negoziabili, ha detto Jordan. Per garantire la stabilità dei prezzi, ha aggiunto, la BNS deve essere in grado di espandere rapidamente il bilancio o di ridurlo a seconda della situazione.

«Il petrolio e il gas sono utilizzati in modo intensivo in Svizzera. Non abbiamo quindi alcuna base per escludere semplicemente questo settore dai nostri investimenti», ha detto Jordan. Al contempo si investe sempre più spesso in obbligazioni verdi.

Secondo Jordan, la quota di energia fossile nel portafoglio della BNS era superiore al 12% dieci anni fa, poi è scesa al 3% e di recente è risalita leggermente a causa degli elevati prezzi dell'energia.

Calo delle riserve
Dopo la massiccia perdita annuale della BNS e la decisione di non distribuire denaro alla Confederazione e ai cantoni, Jordan ha dichiarato: «Possiamo solo continuare a sottolineare che i nostri contributi non sono garantiti. Ogni cantone e la Confederazione devono decidere autonomamente come comportarsi».

La Banca nazionale ha ancora circa 65 miliardi di franchi di capitale proprio. Un tempo aveva 200 miliardi. Le elevate riserve hanno contribuito ad attutire la perdita dell'anno scorso, ha detto Jordan. Nel corso degli anni la BNS ha distribuito solo una parte dei suoi utili quindi ha potuto accumulare riserve più consistenti, che ora saranno utili.

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COMMENTI
 

Adt 1 anno fa su tio
Ma non vedete che ca...ccia che ha questo personaggio, dopo i miliardi infatti perdere dovrebbe andare senza nemmeno alcuna discussione.

traluk 1 anno fa su tio
L'inflazione è la Mayonnaise che costava 1 fr e ora costa 1.50, quindi è 50% in più, chiedo per un amico.

nec 1 anno fa su tio
Ormai l’inflazione viaggia al 10 percento all’anno come nel resto del mondo! La bns si è svegliata troppo tardi….

fracassi 1 anno fa su tio
le banche insieme alla chiesa, la truffa piu grande mai tirata su dall'essere umano

Granzio 1 anno fa su tio
Serve una sterzata politica turandosi il naso: meno USA e UE, reinserimento del segreto bancario, dell'anonimato degli azionisti delle SA, estensione accordi commerciali con la Cina. Dobbiamo ricominciare a camminare con le nostre gambe tenendosi aperte tutte le possibilità a 360°.

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Certo, facile scaricare sulla politica.. In realtà è la Banca Nazionale che maggiormente influenza il mercato. Da non dimenticare che, poi, la “politica” (la Confederazione) è comproprietario della Banca Nazionale al 50%.

leobm 1 anno fa su tio
Non sarà mica colpa del ceto medio o medio basso a creare inflazione. Non è che troppi speculatori, sopratutto finanziari, ci hanno marciato sopra con la storia della pandemia e della guerra? E ora si fa pagare il conto agli incolpevole? Attenzione perché anche gli elastici primo o poi si spezzano!
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