Quanti soldi mette sul piatto la Svizzera? C'è confusione sulla somma
BERNA - L'acquisizione del Credit Suisse da parte di Ubs si starebbe rivelando molto più costosa di quanto comunicato inizialmente.
Almeno, lo sostiene una ricerca della “Schweiz am Wochenende”, che ha indagato su quanto riferito domenica scorsa in conferenza stampa, quando la Confederazione e la Banca nazionale svizzera (Bns) hanno parlato di 200 miliardi investiti nell'acquisizione (con la promessa di iniettare nove miliardi di liquidità per ridurre eventuali rischi per Ubs).
Ecco, stando al settimanale questi 209 miliardi non corrispondono alla cifra totale messa a disposizione dalla Confederazione nell'ambito dell'acquisizione. Nel conto originariamente comunicato dalla Confederazione mancherebbero 50 miliardi per il cosiddetto aiuto supplementare di liquidità contro il privilegio fallimentare.
A seguito della notizia, 20 Minuten ha contattato la BNS, che non ha però commentato i dettagli dell'accordo. È tuttavia emerso che i 50 miliardi di franchi non sarebbero stati dimenticati. La somma in questione sarebbe invece già stata richiesta da Credit Suisse alla BNS il 16 marzo scorso come parte di una “covered loan faciity”. Per questo non sarebbe stata inclusa, espressamente, come parte dell'accordo CS-UBS.