Berna ha deciso di seguire Bruxelles, colpendo sia i mercenari sia l'agenzia di stampa RIA FAN
BERNA - Anche la Svizzera, seguendo l'esempio dell'Ue, ha deciso di sanzionare il Gruppo Wagner - mercenari attivi in Ucraina accanto all'esercito regolare russo - e l'agenzia di stampa RIA FAN. Le modifiche entrano in vigore stasera (18.00).
Il 14 aprile scorso, Bruxelles ha sanzionato il Gruppo Wagner per il suo coinvolgimento attivo nell'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina. Si tratta di un'organizzazione militare russa, guidata da Evgenij Prigožin, che funge da strumento per la guerra ibrida, precisa una nota odierna del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR).
Il Gruppo Wagner fa parte di una complessa rete di imprese attive a livello globale (tra l'altro, nei settori dell'aviazione, della sicurezza, della tecnologia, del commercio di materie prime, dei servizi finanziari e delle attività di influenza) collegate fra loro da rapporti di proprietà e reti logistiche.
Sanzionata anche Ria Fan
Allo stesso tempo, l'Ue ha sanzionato l'agenzia di stampa russa RIA FAN per la diffusione di propaganda filogovernativa e disinformazione. Questo media appartiene al gruppo Patriot, il cui consiglio di amministrazione è presieduto dallo stesso Prigožin.
Quest'ultimo, secondo l'elenco della Segreteria di Stato dell'economia, è già incluso nella lista delle sanzioni elvetiche alla Russia dall'ottobre 2020 in relazione alle sue attività in Libia. All'inizio del 2022 è stata inserita una nuova voce per questa personalità in relazione alla situazione in Ucraina.
Inoltre, il 10 aprile 2023 l'UE ha posto le due emittenti RT Arabic e Sputnik Arabic sotto il divieto di trasmissione e pubblicità. Entrambi i canali svolgono un ruolo essenziale nella campagna internazionale di sistematica manipolazione dei media e falsificazione dei fatti da parte del governo russo. Il 25 marzo 2022 il Consiglio federale aveva già dichiarato che è più efficace contrastare con i fatti le affermazioni false e dannose anziché vietarle. Pertanto, anche se i due canali non saranno oscurati in Svizzera, sarà vietato trasmettere pubblicità attraverso di essi.