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SVIZZERA«La domanda non è se saremo investiti dalla disoccupazione di massa, ma quando»

22.05.23 - 21:02
L’intelligenza artificiale sta conquistando il mondo, e secondo l'esperto è certo che ruberà il posto a molti lavoratori.
Deposit (simbolica)
«La domanda non è se saremo investiti dalla disoccupazione di massa, ma quando»
L’intelligenza artificiale sta conquistando il mondo, e secondo l'esperto è certo che ruberà il posto a molti lavoratori.

BERNA - Chi ha paura dell’Intelligenza artificiale? Con la fulminante diffusione di ChatGPT, probabilmente, in molti. Ma secondo il professore di diritto e esperto del settore Richard Süsskind la tempesta è in arrivo, e saranno in molti a essere travolti.

«La domanda non è se arriverà la disoccupazione di massa, ma quando», spiega Süsskind alla Neue Zürcher Zeitung. «Supponendo che i sistemi di intelligenza artificiale continueranno a migliorare, come si può non presumere che molte delle nostre professioni andranno lentamente a scomparire?». In molti sostengono che l’AI andrà unicamente a completare il nostro lavoro, osserva il professore, «ma sul lungo termine, parlo di venti o trent'anni, dobbiamo accettare che la nostra idea di lavoro e creazione di valore verrà completamente stravolta dall'intelligenza artificiale».

È però vero che anche in passato, con l’arrivo di nuove tecnologie, erano state previste disoccupazioni di massa, ma non è accaduto niente di tutto ciò: le professioni si sono evolute mano a mano. Perché, viene quindi da chiedersi, questa volta dovrebbe essere differente? «È diverso perché i lavori che l’AI può sostituire sono mentali, non fisici», sottolinea Süsskind. «Quando nell'era della Rivoluzione Industriale le fabbriche hanno sostituito il lavoro artigianale c'era ancora bisogno di manager, direttori e persone che curassero strategie, organizzazione e pubblicità. Ma quali sono, guardando al futuro, i lavori per i quali gli esseri umani resteranno più qualificati delle macchine? Saranno molto pochi».

Secondo l’esperto occorre dunque prepararsi: «Dobbiamo iniziare a pensare a come dovrebbe essere distribuito il valore che questi sistemi creano. Altrimenti rischiamo di svegliarci in un mondo in cui la maggior parte della popolazione è disoccupata e poche persone, quelle che controllano i mezzi di produzione, accumulano grandi ricchezze. Dobbiamo immaginare come si potrebbe creare valore attraverso l'AI e come distribuire la ricchezza laddove il lavoro produttivo non è richiesto alla maggior parte delle persone. Questo richiede un modello che al momento, semplicemente, non abbiamo».

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COMMENTI
 

carlo56 1 anno fa su tio
io ho in parte gli stessi timori suoi: c’è una grossa differenza fra una generica nuova tecnologia del passato, pur sempre dipendente dall’umano per funzionamento, gestione e/o programmazione, e una in grado una volta implementata di “imparare da sé e dai propri errori ed adattarsi alle esigenze” senza intervento umano se non per poche cose. Poi è certamente vero che questa cosa creerà nuove opportunità ai giovani che però dovranno essere molto formati e specializzati, al contrario le cancellerà definitivamente a chi queste formazioni non le avrà, e non sarà possibile reciclarsi perché la distanza da colmare sarà inarrivabile. Un’idea ce la può dare bene un ufficio borsa nelle banche: fino a pochi anni fa erano gli operatori a gestire i computer, oggi sono uffici vuoti con molti computers e un operatore o due che fanno da controllori/comunicatori ai gestori degli investimenti. Domani soariranno pure loro sistituiti da un terminale. Poi le aziende ne aveanno grossi benefici: certo ci saranno investimenti iniziali importanti, ma poi i “nuovi lavoratori” non avranno stipendio, ne diritti, non ci saranno gravidanze, ne malattia, ne vacanze, gli errori una volta corretti per uno verranno corretti per tutti in automatico. E lo stato percepirà molti meno introiti fiscali perché i disoccupati saranno molti più degli occupati iperspecializzati. È uno scenario logico conoscendo un po’ le cose, e illudersi in un mondo globalizzato di imbrugluare tutto con i lacci della politica è pura illusione: come già oggi chi non ci sta si trasferirà dove è possibile farlo. Non è un caso che molte produzioni occidentali già oggi sono in asia. Vedremo

Don Quijote 1 anno fa su tio
Per essere un professore è molto corto di vedute! Come se fosse la prima volta che la tecnologia modifica gli equilibri dell'occupazione. È successo con l'invenzione della ruota, dell'aratro, del trattore, del PC, delle spazzzatrici urbane, ecc. È un processo naturale per garantire comodità e lavoro per tutti, chiaro che i lavori più semplici sono i più facili da automatizzare e il lavoratore sostituito dovrà impegnarsi per migliorare la sua condizione. Oggi nessuno nasce pensando di guadagnarsi la pagnotta con una scopa in mano tra le strade cittadine.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Don Quijote
Esatto, hai colto il punto. Tra l'altro ci sono pure state proteste in passato (penso alla comparsa dei trattori che avrebbe lasciato migliaia di contadini in disgrazia) eppure oggi nessuno si lamenta di non dover più fare i braccianti, agricoltori a zappa e pala, ... Forse dovremmo riflettere un po' su come fosse dura e schifosa la vita di ''una volta'' prima di lamentarci dei cambiamenti tecnologici. Fino abbiamo diversi benefici che sommati surclassano gli svantaggi, quindi non c'è motivo di preoccuparsi (già che adattarsi sarà faticoso, questo è sicuro)

bic66 1 anno fa su tio
Andrebbe bene a tutti i leghisti, udc e primanostristi. Buona parte dei lavoratori del terziario non starebbero più necessari e allora basta permessi a personale estero. Là svizzera tornerà a 6 milioni di abitanti con un milione di appartamenti vuoti. Soli il terziario però e non tutto. Sanità ospitalità, industria manifatturiera edilizia, agricoltura e mi fermo qui, non avranno grandi ripercussioni.

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a bic66
… si è meglio che ti fermi lì… i soliti piagnistei….!🙈

Se7en 1 anno fa su tio
…. L’AI c’entra relativamente..,, sono gli imprenditori del …. in questo Cantone che accumulano disoccupati su disoccupati per assumere manodopera straniera, altro che AI. E quegli sfigati del Cantone stanno lì a guardare 🙈🙉🙊 con un salario dai CHF 150’000 e oltre …! Sono sempre più schifato …! E poi prendiamo per il … i cugini politici e politica compresa… !

OrsoTI 1 anno fa su tio
Risposta a Se7en
O guarda…… è tornato quello che ogni discorso va verso gli stranieri😂😂. Mancavi sai?

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a OrsoTI
… se lo dici te…! A quanto pare non hai capito proprio niente… sai che novità. Leggi bene e forse puoi capire quello che la gente scrive. Piccolo aiutino …. gli stranieri non c’entrano niente… 🫏 ino

franco1951 1 anno fa su tio
ma è già oggi così. C'è chi accumula grandi grandissime ricchezze e chi non arriva a fine mese o peggio ancora muore di fame.

CJ 1 anno fa su tio
Aggiungo un altro problema chi pagherà le pensioni se lavorano in pochi ? E poi mettiamo pure di dare un redotto universale di base a tutti chi lavorerà ancora anche se può ? Sopratutto lavori manuali e usuranti … qui si rischia un black out del sistema

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a CJ
Lo stesso problema c'è stato in passato con trattori, robot nelle catene di montaggio e poi computer (io faccio oggi in un giorno quello che prima necessitava di una settimana). Mi pare che siamo ancora vivi.

GruetliWSAAWF 1 anno fa su tio
Sono già stati attuati progetti pilota sul concetto di salario unico, penso alla California e in Emilia Romagna (se non erro). La gente è stata entusiasta (che schifo), sempre peggio!

Capra 1 anno fa su tio
Ci arrivavo pure io ! Futuro dei giovani a rischio, annullare sta schifezza
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