Cerca e trova immobili

SVIZZERARincari su rincari, ma l'incubo resta la cassa malati

21.06.23 - 06:30
La principale preoccupazione finanziaria di uno svizzero su due è l'aumento dei costi della sanità. I risultati del sondaggio di Tamedia
Deposit
Rincari su rincari, ma l'incubo resta la cassa malati
La principale preoccupazione finanziaria di uno svizzero su due è l'aumento dei costi della sanità. I risultati del sondaggio di Tamedia

BERNA - I prezzi di una molteplicità di beni e servizi stanno aumentando, in alcuni casi in modo drastico. La maggior preoccupazione degli svizzeri, a livello di costi, è però relativa alla sanità.

Rispondendo a una domanda nell'ultimo sondaggio di Tamedia e 20 Minuten a margine delle votazioni federali del 18 giugno, più di uno svizzero su due (52%) ha infatti dichiarato che la sua maggior preoccupazione finanziaria riguarda la crescita dei costi dei premi di cassa malati.

Nettamente più in basso, si sono spartiti il resto della percentuale gli aumenti dei beni di tutti i giorni (ad esempio gli alimentari, 13%), i costi dell'energia (12%), gli affitti (12%) e poco più sotto, quelli della mobilità (trasporto pubblico, benzina, diesel - 5%).

Per quanto riguarda le statistiche a livello demografico, uomini e donne hanno dato risposte praticamente analoghe. È invece interessante vedere che i giovani (dai 18 anni) sono ampiamente più preoccupati per l'aumento del costo degli affitti rispetto a coloro che hanno più di 35 anni, con un occhio anche alla mobilità e i prodotti quotidiani. Con l'aumento dell'età, cresce quindi sempre più anche la preoccupazione relativa alla sanità. A livello formativo, tra coloro con un grado di istruzione minore c'è più ansia per quanto concerne il rincaro dei beni di tutti i giorni.

Anche a livello di partiti si nota qualche differenza: i simpatizzanti dell'UDC, rispetto a quelli di tutti gli altri principali partiti, sono maggiormente preoccupati per i costi dell'energia (seguiti dal PLR), e della mobilità. La sinistra (Verdi e PS) ha invece più timori - sempre rispetto agli altri - per quanto riguarda gli affitti.

In generale comunque emerge che nella percezione dei cittadini ad avere il ruolo “monstre”, in questa situazione di rincari, sono i premi di cassa malati.

Il sondaggio
Dal 15 al 18 giugno, 13'660 persone da tutta la Svizzera hanno partecipato al sondaggio di 20 minuti e Tamedia sulle votazioni federali del 18 giugno. Il sondaggio è stato condotto in collaborazione con LeeWas. LeeWas modella i dati del sondaggio sulla base di variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine di errore è di 1,6 punti percentuali.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Voilà 1 anno fa su tio
Ma l'inflazione ufficiale 2022 non era del 2.8%? Per il 2023 si prevede un 2.3%... E dicono che i prezzi dell'energia sono in calo... Per i mezzi pubblici è stato deciso un aumento del 10%, cassa malati idem... A che servono i dati relativi all'inflazione se nel paniere non c'è quello che influisce maggiormente sul reddito? i premi di cassa malati ad esempio non rientrano nel calcolo.

Meck1970 1 anno fa su tio
Stanno aumentando tutto solo per speculare. Chi pagherà saranno i piccoli della classe bassa e media, che già devono stringere la cinghia. Vogliono rovinarci e non ci lasciano vivere una vita tranquilla. E i politici che fanno? Niente..."

Dan1962 1 anno fa su tio
Basta aulenti franchigie bisogna bloccare le lobby farmaceutiche e assicurative stipendi dei medici esagerati non in fase con l’Europa siamo numeri non pazienti siamo clienti non malati e uno scandalo non avere una sanità coerente in 15 anni da 320.- pago 620.- franchigia 2500.- scandaloso non so come farò alla pensione non li curerò non farò screening depistaggio cure senza pensare al dentista stessa cosa dobbiamo avere una cassa malati unica che copra tutto i soldi per finanziare si trovano basta tassare gli stranieri via la vignetta pedaggi cari come in Francia e in Italia sono abituati a pagare pedaggi anche per le strade cantonali appena si passa la frontiera

bic66 1 anno fa su tio
Risposta a Dan1962
Sono in buona parte d’accordo con te. Però ho qualche riflessione sul tema. Le franchigie alte sono un deterrente ma possono essere un rischio per la salute pubblica in quanto molte persone che fanno fatica non vanno dal medico per non pagare e quando ci vanno è tardi e alla fine i costi sono maggiori. La politica è arenata su punti fermi anche ideologici e non si muove. Nel mio piccolo proporrei queste misure. Una visita check-up all’anno coperta e fuori franchigia. Scheda sanitaria obbligatoria con tutti i referti, analisi ecc. così chi cambia medico una volta al mese perché mai soddisfatto non può farsi rifare analisi, risonanze e se le deve rifare il tutto deve essere motivato. I premi non devono essere commisurati al reddito come vogliono i $inistti, ma le franchigie lo potrebbero essere. Si eviterebbero così abusi. Certe prestazioni devono essere limitate, come limitati devono essere le tariffe specialistiche. Non esiste che un medico guadagni mezzo milione all’anno sulle spalle della collettività. Per certe cose esistono le assicurazioni private o le complementari. I criteri di ineconomicità devono essere rivisti. Inoltre bisogna promuovere la medicina di famiglia. I medici generalisti costano molto meno e a volte sono più efficaci perché tempestivi. Inoltre chi va al pronto soccorso per una bagatella deve passare alla cassa, ma non con 50 franchi.. certi medicamenti dovrebbero essere calmierati nei loro prezzi. Perché all’estero costano la metà?

OrsoTI 1 anno fa su tio
Risposta a Dan1962
Abbassare i costi esagerati, inserire un tiket almpronto soccorso per casi non urgenti, tagliare e limitate il Mangia mangia di alcuni medici e ospedali, noi smettiamola di andare dal Medico e poi vi arrabbiate se non vi pagano le cose estetiche o la palestra o terapia naturali. Poi vedrete che scende la cassa malati
NOTIZIE PIÙ LETTE