È l'annuncio di Swico. Lanciata una campagna di sensibilizzazione sul riciclaggio dei cellulari
BERNA - È una strana tendenza quella portata alla luce da Swico (di cui Tio/20Minuti aveva già scritto nel 2022): piuttosto che restituire o rivendere i vecchi smartphone, gli svizzeri preferiscono conservarli. L'associazione si occupa del ritiro degli apparecchi elettronici in Svizzera - dai tostapane alle lavatrici, per intenderci - e ha recentemente lanciato una campagna per sensibilizzare la popolazione alla "corretta" disposizione dei telefonini usati.
Secondo l'associazione sono più di 10 milioni gli smartphone che, attualmente, stanno prendendo polvere nelle abitazioni svizzere. Conservarli, in attesa di un utilizzo futuro, non sarebbe il giusto comportamento da adottare. Le componenti dei cellulari di ultima generazione sono estremamente preziose e un loro corretto riciclaggio permette di risparmiare risorse e, addirittura, diminuire l'impronta ecologica della Svizzera: «Il solo recupero di ferro, alluminio, rame, oro, argento e palladio consente di risparmiare 3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 all'anno», dichiara la presidente di Swico Judith Bellaiche.
Tre milioni di tonnellate non sono poche. Corrispondono alle emissioni totali del traffico merci in Svizzera. La domanda risulta naturale, cosa impedisce agli svizzeri di restituire i propri telefonini?
Un po' di dati - Su 100 smartphone venduti nel Paese, soltanto 18 vengono restituiti in negozio. Il dato è particolarmente significativo perché di tutti gli apparecchi elettronici immessi sul mercato, la Swico ne ritira ben il 95%. I dati sui telefonini differiscono in maniera importante, dunque, dalla statistiche nazionali. Secondo la Bellaiche, il fenomeno può essere in parte spiegato dal fatto che i telefonini occupano relativamente poco spazio e possono essere tranquillamente dimenticati all'interno di un cassetto, a differenza di televisori o aspirapolvere, ad esempio.
La Swico stima che il 40% degli svizzeri possiede un telefonino funzionante che non utilizza. Parliamo di circa 3 milioni di cellulari.
Il processo di riciclaggio - I cellulari possono contenere ferro, nichel, rame, alluminio, cromo e - in quantità minori - metalli preziosi come cobalto, tungsteno, oro e argento. Questi materiali vengono estratti dai rifiuti elettronici ammassati negli impianti di riciclaggio in Svizzera e venduti sui mercati delle materie prime.
Chiunque sia in grado di separarsi del proprio telefonino, può potarlo presso un centro di riciclaggio o, più semplicemente, restituirlo al negozio in cui lo ha acquistato. In Svizzera, i consumatori pagano lo smaltimento al momento dell'acquisto con una "tassa di riciclaggio anticipato". Attualmente la tassa ammonta a 20 centesimi per smartphone.