L'allarme dell'UPI che lancia oggi una nuova campagna di prevenzione destinata agli amanti delle escursioni
Svizzeri, popolo di escursionisti. Vista la natura del nostro territorio, non c'è davvero da sorprendersi. Malgrado questa passione diffusa, e praticata dal 58% della popolazione, sono in aumento abbastanza marcato il numero di persone che - fra le montagne - finiscono per infortunarsi, anche in maniera grave.
Come confermato dall'UPI, ogni anno circa 37'000 persone si fanno male per i sentieri della Confederazione, 5'000 in modo importante mentre 42 perdono la vita. Spesso, all'origine di questi sfortunati esiti, c'è la sopravvalutazione delle proprie capacità.
Per sensibilizzare la popolazione su questo pericolo, l’Ufficio prevenzione infortuni (UPI) ha lanciato una campagna e ha elaborato un test di autovalutazione che può essere svolto online: «Molte persone non si rendono conto che un’escursione in montagna non è una semplice passeggiata. Per affrontare un sentiero marcato in bianco-rosso-bianco, bisogna avere una buona condizione fisica e un passo sicuro e non soffrire di vertigini», scrive l'Ufficio in una nota.
Così si pianifica un'escursione sicura
Il lavoro inizia già in fase di preparazione, scegliendo un percorso adeguato (per lunghezza e impegno) alle condizioni fisiche degli escursionisti. Importante assicurarsi della condizione dei sentieri e della meteo. Se si decide di partire in solitaria, informare sempre una seconda persona dell'itinerario. Importante, poi, anche la scelta dell’equipaggiamento: «Indossare scarpe da trekking solide con una suola ben profilata, portare vestiti caldi e resistenti alle intemperie, protezione solare, una cartina, un kit di pronto soccorso, qualcosa da mangiare e da bere e un telefono cellulare».
Una volta iniziata l'escursione, invece, «fare pause regolari, assumere cibo e liquidi a sufficienza. Rispettare la tabella di marcia, osservare l’evoluzione della meteo, lo stato dei sentieri ed eventuali segnali di stanchezza. In caso dubbio, tornare indietro per tempo o scegliere un altro itinerario».