Come verrà allestita la riserva? Chi parteciperà? Il Consiglio federale consulta i Cantoni
BERNA - Occorre sancire in una legge l'ordinanza sulla riserva invernale e le relative riserve di energia elettrica, adottata in tempi rapidi per far fronte al rischio di carenze energetiche dovute alla guerra in Ucraina e destinata a scadere nel 2026. Per questo motivo il Consiglio federale ha lanciato oggi una procedura di consultazione, che prevede anche alcuni adeguamenti.
Il governo intende integrarla con normative concernenti una riserva formata da centrali elettriche di riserva, gruppi elettrogeni di emergenza e impianti di cogenerazione, precisa in una nota. A questo proposito ha definito una base legale di durata illimitata per le diverse capacità di riserva.
Fra le varie misure contemplate, il Consiglio federale vuole poter proporre obiettivi per il dimensionamento delle singole parti della riserva. Quest'ultima dovrebbe inoltre essere messa a disposizione tramite gare pubbliche. Per partecipare alla riserva, i gestori degli impianti riceveranno un compenso per la disponibilità. Per non gravare sul bilancio in materia di gas a effetto serra, il governo potrà inoltre adeguare il diritto in materia di CO2. Secondo il Consiglio federale, gli esborsi rientrano tra i costi di esercizio e saranno sostenuti dai consumatori.
Con le modifiche si promuovono anche gli impianti a cogenerazione, in particolare quelli che funzionano a pilotaggio termico inseriti in reti termiche nuove o esistenti, se sostituiscono o completano le caldaie per il carico di punta a energia fossile.
Questi strumenti devono utilizzare il calore, funzionare prevalentemente durante la stagione invernale, essere alimentati con combustibili rinnovabili, partecipare al sistema di scambio di quote di emissioni oppure compensare le emissioni. Viene così prodotta energia elettrica durante l'inverno e migliorato il bilancio del CO2.
Le risorse per i contributi d'investimento sono limitate a 20 milioni di franchi all'anno per dieci anni, puntualizza l'esecutivo. Nel semestre invernale, i nuovi impianti di cogenerazione devono produrre una quantità di energia supplementare di circa 400 GWh.
Il finanziamento avverrà attraverso il Fondo per il supplemento di rete, senza alcun aumento del supplemento rete. La tassa sul CO2 applicata ai combustibili impiegati comprovatamente per la produzione di elettricità con gli impianti di cogenerazione sarà restituita totalmente e non più solo parzialmente.
La nuova legge prevede pure che l'Ufficio federale dell'energia (UFE) sia incaricato di informare l'opinione pubblica sulla situazione attuale e sull'evoluzione temporale dell'approvvigionamento energetico in Svizzera.
Siccome la realizzazione di nuove centrali elettriche di riserva richiede tempo, già nell'anno in corso verrà indetta una gara pubblica per una nuova centrale elettrica di riserva sulla base dell'ordinanza sulla riserva invernale. Ciò necessita una modifica della relativa ordinanza, conclude il Consiglio federale.