A Zurigo un monolocale di 40mq viene offerto a 4'380 franchi
ZURIGO - È boom a Zurigo di cosiddetti business-apartment, gli appartamenti ammobiliati specificatamente affittati agli uomini d'affari, abitazioni che non sono peraltro per tutte le tasche: nel quartiere d Wiedikon ad esempio un monolocale di 43 metri quadrati viene offerto a 4380 franchi.
A puntare i riflettori sul comparto - nell'ambito di un mercato dell'alloggio sempre più in difficoltà - è oggi il Tages-Anzeiger (TA), che sottolinea come il numero di appartamenti che hanno già i mobili sia in forte crescita nella città sulla Limmat: dal 2016 al 2022 sono passati da 2700 a 4300. La quota è ormai dell'1,9% e la tendenza è all'aumento.
È una conseguenza del fatto che molte aziende stanno entrando sul mercato. Fra queste l'americana Blueground, che offre oltre 13'500 appartamenti in tutto il mondo, di cui ora circa un centinaio a Zurigo: l'impresa è sbarcata in Svizzera l'anno scorso. I prezzi sono flessibili e dipendono dalla domanda: un 2-locali nella zona di Wipkingen costa al momento 4720 franchi, ma in precedenza era offerto a 6910.
Sono tariffe che la clientela di Blueground può permettersi. In dichiarazioni riportate da TA, Jakub Kasperczyk - responsabile nella Confederazione della ditta statunitense - dice che gli inquilini sono soprattutto dipendenti di aziende internazionali come Google o UBS. Il 31enne non vuole fare altri nomi, perché il contratto d'affitto prevede la riservatezza. Si spinge solo a dire che il più delle volte qui inquilini in questione provengono da Germania, Stati Uniti, Inghilterra e Francia.
I clienti di Blueground di solito utilizzano gli appartamenti come transizione verso un proprio alloggio: in media vivono in un'abitazione Blueground per poco più di tre mesi, prima di trasferirsi. Kasperczyk sa che le persone con un reddito medio non potrebbero mai permettersi appartamenti del genere ed è anche consapevole della situazione surriscaldata del mercato di Zurigo. «Ma questo fa di noi i cattivi?», si chiede. A suo avviso l'azienda che rappresenta non è in concorrenza con gli ordinari locatori.
Il modello d'affari di Blueground contempla anche l'arredamento uniforme degli appartamenti: ad esempio nell'alloggio di Wipkingen il tavolo, il letto e il quadro alla parete sono nei toni del marrone e dell'ocra. Tutti gli arredi sono stati progettati e prodotti dall'azienda a Istanbul e nel sudest asiatico, anche le opere d'arte incorniciate alle pareti provengono dalla Turchia.
Se fosse per il consigliere comunale Mischa Schiwow, l'intero portafoglio zurighese di Blueground non dovrebbe però nemmeno esistere. La sua argomentazione: tre anni fa il consiglio comunale ha approvato una modifica del regolamento edilizio in base alla quale gli appartamenti a gestione commerciale non sono più considerati residenziali. A seconda del quartiere sarebbe quindi necessario ridurre la gestione di questo tipo di offerta.
Ma la norma - riferisce sempre il Tages-Anzeiger - non è attualmente in vigore, perché è stata impugnata in tribunale da quattro società immobiliari e da Airbnb: una prima decisione è prevista per il prossimo autunno. Secondo Schiwow - esponente della Lista Alternativa (estrema sinistra) - gli appartamenti commerciali non avrebbero dovuto essere creati dopo la decisione del consiglio comunale del 2020. Da parte sua Blueground si dice preparata a diversi scenari: secondo Kasperczyk per il momento una cosa è comunque chiara, l'azienda non deve cambiare nulla della sua prassi attuale.