Parlano pubblicamente del loro problema con il cibo. Ma per le esperte chi ne soffre davvero solitamente si nasconde
Una ragazza sorride alla telecamera e racconta ai suoi follower quanto cibo è riuscita a ingurgitare durante la giornata. Nel Tiktok viene inserito anche un avviso: se il filmato potrebbe spingerti ad abbuffate, non dovresti guardarlo.
Il binge eating è un disturbo alimentare a causa del quale si ingeriscono ripetutamente quantità anomale di cibo, senza controllo. Il più delle volte, si precipita in un circolo vizioso che vede alternarsi le fasi di abbuffata, vergogna e rabbia. Questo disturbo può portare a sovrappeso o obesità.
«Cosa, quando e quanto mangiamo è in realtà un qualcosa di molto privato»
Sembra che le ragazze, in particolare su Tiktok, sentano il bisogno di condividere con il mondo le loro abbuffate patologiche. Qualcosa che, secondo la nutrizionista Elsbeth Hürlimann, non rientra in un disturbo da alimentazione incontrollata: «Cosa, quando e quanto mangiamo è in realtà un qualcosa di molto privato. Le persone colpite da un disturbo dell'alimentazione raramente vogliono condividerlo con il pubblico».
Milena Tebiri, ex malata e autrice del libro per bambini "The Hunger Cloud", conferma: «Una persona che soffre veramente non pubblicherebbe mai una cosa del genere. Queste donne mettono in scena le loro "abbuffate" per generare più follower». Secondo Tebiri, il binge eating è associato a vergogna, senso di colpa e disgusto di sé: in un momento così disperato non si pensa all'autopromozione.
La nutrizionista olistica Nadine Pulver, che a sua volta ha sofferto di abbuffate per 25 anni, non classifica questi video come troppo realistici: «Chi ha di questi problemi di solito non mangia in pubblico, ma in segreto». Tebiri trova dannoso che tali filmati siano realizzati in relazione al binge eating: «Getta una luce completamente sbagliata sulla malattia».
Questi video possono innescare il problema?
Gli esperti non sono d'accordo sul fatto che tali video possano scatenare un disturbo da alimentazione incontrollata. La stessa Pulver ha pubblicato un filmato su YouTube in cui dimostra l'abbuffata consapevole. «Credo che semmai confortino, non ti fanno sentire sola».
Secondo Elsbeth Hürlimann, invece, possono abbassare la soglia di inibizione. Per Tebiri qualsiasi cosa può diventare un fattore scatenante: «Può essere anche uno spot con una donna che si diverte ad addentare un cono gelato».
Tendenza in aumento
Secondo l'ospedale universitario di Zurigo, circa il 2% di tutte le persone sviluppa un disturbo da alimentazione incontrollate nel corso della vita. E la tendenza è in aumento.