Settimane difficili per un quartiere residenziale ginevrino, alle prese con un gruppo di giovani che ne turba le nottate.
GINEVRA - Fuochi artificiali e botti, alle ore più piccole della notte, sparati contro la facciata di un palazzo residenziale.
È una vera e propria estate infernale per gli abitanti di un gruppo di condomini di Thônex (GE) che danno sulla locale Place de Greveson, finiti inspiegabilmente nel mirino di un gruppo di giovani con la passione per i giochi pirotecnici. Gli "assalti" allo stabile continuano incessanti, notte dopo notte, da settimane.
«La prima volta che è successo, pensavo stesse scoppiando la guerra», racconta a 20 minutes la 28enne Cathy*, «hanno iniziato a sparare nella piazzola fra i palazzi e poi, via via, sempre più vicino alle facciate degli stessi. Ormai la notte non oso nemmeno uscire sul balcone».
«Quando chiamiamo il 117 ormai non c'è nemmeno più bisogno di dir loro la via, sanno già perché stiamo chiamando», racconta Vincent*, anche lui inquilino nello stabile e che conferma come i botti si ripresentino regolarmente, nel cuore della notte, da tre a quattro volte alla settimana: «Non dormo più, non ne posso più, voglio andarmene da questo quartiere».
Lui e altri si sono mobilitati per chiedere alla Città di attivarsi: «Dormire non è un diritto fondamentale? Nemmeno la polizia riesce a fare nulla, se le cose non cambiano organizzeremo una milizia di volontari per farci rispettare... Le cose rischiano di degenerare».
Contattato da 20 minutes, il Municipio conferma: «La situazione di Place de Greveson ci è purtroppo ben nota», spiega Bruno Da Silva, responsabile della sezione Coesione Sociale della città. Alla base dell'emergenza, una forte presenza di giovani in un'area già densamente popolata, e nella quale mancano spazi che favoriscano l'incontro fra le autorità e la popolazione: «Per quanto riguarda l'aspetto dissuasivo, dobbiamo per forza di cose appoggiarci alla polizia comunale che però ha i suoi limiti. Abbiamo già rinforzato le pattuglie ed esteso gli orari ma non bastano. Abbiamo chiesto appoggio alla Cantonale, ma per ora senza risultati».
*nomi noti alla redazione