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ZURIGOAl via il progetto pilota con la cannabis legale

22.08.23 - 12:57
Sono 1200 le persone che nei prossimi tre anni potranno acquistare hashish e marijuana "bio" in farmacie e Social club
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Fonte ats
Al via il progetto pilota con la cannabis legale
Sono 1200 le persone che nei prossimi tre anni potranno acquistare hashish e marijuana "bio" in farmacie e Social club

ZURIGO - Ha preso il via oggi a Zurigo il progetto pilota per la vendita controllata di cannabis. Sono per il momento 1200 i partecipanti che nei prossimi tre anni potranno acquistare hashish e marijuana "bio" in nove farmacie e sei appositi Social club.

I prodotti a base di cannabis possono essere consumati in stanze private o in uno dei Social Club gestiti da privati o associazioni.

Il progetto zurighese, denominato "Züri Can - Cannabis mit Verantwortung" (Züri Can - Cannabis con responsabilità), prevede la partecipazione di 2000 consumatori abituali di cannabis che devono inoltre essere maggiorenni ed essere domiciliati nella città sulla Limmat.

80% dei consumatori sono uomini

L'80% dei partecipanti "iniziali" sono uomini. Il dato non sorprende e non dovrebbe falsare i risultati dello studio, visto che «la maggior parte dei consumatori di cannabis sono uomini», ha dichiarato davanti alla stampa Marcus Hardener, primario della Clinica psichiatrica dell'università di Zurigo. La loro età varia tra i 18 e gli 80 anni.

Obiettivo del progetto è studiare i modelli di vendita regolamentata della cannabis, il loro effetto sulla salute e il consumo delle persone che partecipano allo studio. Il fatto che non sia ancora stato raggiunto l'obiettivo dei 2000 partecipanti - è stato spiegato alla conferenza stampa - è dovuto a un certo scetticismo dei consumatori.

Privacy e prezzi

Una delle difficoltà è legata alla protezione dei dati, e in particolare al timore che l'ufficio della circolazione possa consultare la lista dei partecipanti. «Ma non sarà così», ha assicurato la responsabile del progetto Barbara Burri.

Un altro aspetto è quello dei prezzi, che per evitare fenomeni di acquisto e rivendita sono mantenuti sui livelli di quelli praticati sul mercato nero.

Il primo progetto a Basilea

A livello svizzero, il primo progetto per la distribuzione regolamentata di cannabis è partito alla fine di gennaio a Basilea. Vi prende parte un primo gruppo di circa 180 persone che può ritirare diversi tipi di cannabis in nove farmacie. La sperimentazione con un secondo gruppo ha preso il via in giugno.

Le sperimentazioni sono rese possibili da una modifica della Legge sugli stupefacenti adottata nel 2020 dal parlamento federale. Un'analoga sperimentazione è stata lanciata anche a Losanna, mentre altri progetti sono previsti dal prossimo autunno a Ginevra, Berna, Bienne (BE), Olten (SO) e San Gallo.

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COMMENTI
 

Tirasass 1 anno fa su tio
Ma sì perchè no? Un altro "galleggiante", così si resiste alla m... scollegandosi il cervello... e docili docili si resta nel sistema. Bello proprio bello

La verità 1 anno fa su tio
Tre anni di sperimentazione.... E nel frattempo tutti tranquilli a bere il grappino!

Yoebar 1 anno fa su tio
Ridicoli, fino a 10 grammi puoi averla sulla persona senza che nessuno possa fare qualche cosa (TF). Stesso prezzo del mercato nero!!! Almeno le farmacie ci fanno un ulteriore cresta, come se non guadagnano già a sufficienza. La marijuana viene già consumata ovunque senza che nessuno dica nulla, dimmi allora la necessità.

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a Yoebar
Carissimo Yoebar, posso capire che tu possa essere scettico riguardo al controllo della cannabis e alla sua distribuzione legale. Tuttavia, permettimi di condividere alcuni punti di vista che potrebbero aiutare a comprendere meglio la situazione. Innanzi tutto, la legalizzazione e il controllo della cannabis consentono alle autorità di imporre rigorosi standard di produzione, qualità e sicurezza. Ciò riduce notevolmente il rischio di consumo di sostanze nocive o contaminate, che spesso possono essere presenti nel mercato nero. Ad esempio, è noto che nel mercato nero la cannabis viene spesso addizionata con sostanze sintetiche, come la Spice drugs, che aumentano il tenore di THC a livelli molto pericolosi. Questo fenomeno ha portato a un aumento dei casi di giovani che necessitano di cure psichiatriche, cosa che non si verificava negli anni '80, o meglio, si verificava molto raramente. Inoltre, la vendita legale della cannabis può generare entrate fiscali significative per lo Stato. Questi fondi possono essere destinati a progetti di educazione, prevenzione e riabilitazione per coloro che ne necessitano. La legalizzazione della cannabis può anche creare nuovi posti di lavoro e stimolare l'economia locale. La legalizzazione consente di stabilire limiti e regole chiari per il consumo di cannabis, come ad esempio l'età minima per l'acquisto e l'uso. Questo può contribuire a ridurre i rischi associati al suo consumo, specialmente tra i giovani, e a promuovere un utilizzo responsabile. Infine, la legalizzazione e il controllo della cannabis possono ridurre significativamente il mercato nero. Molte persone potrebbero preferire acquistarla legalmente, evitando così problemi legali e rischi per la propria salute. Detto tutto questo, spero che tu capisca l'utilità di un progetto come questo, ben vengano. B serata 😉

OrsoTI 1 anno fa su tio
Sai in ticino siamo sempre quelli del Medio evo. Lugano ha risposto che non lo vuole. Vuole fare la citta grande e invece è un paesino di campagna arretrato. A vero…. È di desta:) mi ero dimenticato

blocknotes 1 anno fa su tio
Risposta a OrsoTI
Lugano preferisce le polveri :(

sWiSs_PiRaTe 1 anno fa su tio
in Ticino immagino che si dovrà attendere che certi politici mollino il seggio... sbaglio?

Dal lacc 1 anno fa su tio
Risposta a sWiSs_PiRaTe
meglio la bamba
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