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GUERRA IN UCRAINAL'appello ucraino a Berna: «Così perderete l'industria bellica»

07.10.23 - 12:14
Il capogruppo del partito di Zelensky commenta il veto elvetico sulla re-importazione delle armi. «Non fate i vostri interessi».
IMAGO/Le Pictorium
Fonte ats
L'appello ucraino a Berna: «Così perderete l'industria bellica»
Il capogruppo del partito di Zelensky commenta il veto elvetico sulla re-importazione delle armi. «Non fate i vostri interessi».

BERNA - Svizzeri, lasciate che chi compra armi da voi le fornisca poi all'Ucraina, è nel vostro interesse, se volete mantenere fabbriche e posti di lavoro: è l'appello lanciato da David Arachamija, capogruppo in parlamento di Servitore del Popolo, il partito del presidente Volodymyr Zelensky. «Avete già perso il denaro russo a causa della neutralità, ora perderete anche il mercato delle armi», sostiene.

«Non vogliamo esercitare pressioni», afferma il deputato in un'intervista pubblicata oggi dalla Aargauer Zeitung e da altre testate a essa legate. «In Svizzera ci sono le elezioni. In questo periodo, è meglio non dire nulla ai politici. Ma ho suggerito loro di pensare al futuro delle fabbriche nei loro cantoni, non ai nostri interessi. È davvero nell'interesse della Svizzera che una fabbrica chiuda? O che centinaia di persone vengano licenziate? Questa dovrebbe essere soprattutto una questione economica. Naturalmente vorrei che un giorno si svegliassero e cambiassero idea, ma sono realista. Quindi dico loro: pensate ai vostri interessi, siate egoisti».

«Gli svizzeri vivono secondo il paradigma della neutralità» (ne abbiamo parlato qualche giorno fa con il politologo Nenad Stojanović), prosegue il 44enne. «Capisco perché la pensino così e per me va bene che non vendano armi direttamente all'Ucraina. Ma negare ai loro clienti questa libertà danneggia l'industria elvetica. Se la Svizzera continuerà con questa pratica, perderà completamente il suo mercato delle armi. Sarebbe la fine dell'industria bellica elvetica».

«L'Ucraina è purtroppo diventata il centro del commercio globale di armi a causa della guerra», spiega Arachamija. «Conosciamo tutti i grandi contratti in ogni paese: possiamo già vedere che la Svizzera sta perdendo il suo mercato degli armamenti. In passato, tutti chiedevano se qualcosa fosse regolamentato dall'International Traffic in Arms Regulations, cioè soggetto alle rigide regole degli Stati Uniti sulla riesportazione. Ora tutti chiedono se un oggetto ha componenti svizzeri. La gente non vuole comprare quella roba: non vogliono pagare e poi non avere la libertà di passarla a chi desiderano».

Stando alla testata argoviese, che lo descrive come una personalità molto vicina a Zelensky, tanto da esserne il braccio destro, Arachamija è giunto in Svizzera per parlare con esponenti politici e con banchieri di UBS, nonché per partecipare a un forum ucraino. «In Svizzera le cose si stanno muovendo lentamente, ma nella giusta direzione», commenta. «Uno dei problemi da risolvere per me era la questione della riesportazione e dell'elusione delle sanzioni».

«Siamo attaccati quotidianamente con missili e droni. La maggior parte dei missili contiene ancora componenti americani, tedeschi, ma anche svizzeri. La Russia non ha modo di ricostruirli, senza questi componenti. Se le sanzioni avessero funzionato come previsto, avrebbero già finito i missili», argomenta il 44enne. «Gli Stati Uniti, ad esempio, hanno emanato regole severe e minacciano le aziende di non effettuare consegne dirette o indirette ai russi. La Svizzera, purtroppo, non lo fa. Non ne conosco il motivo. Queste attrezzature arrivano in Russia attraverso paesi terzi come il Kazakistan, la Georgia o la Turchia. Questo è un problema. Dobbiamo essere in grado di sapere chi è il vero utente finale. Troppi paesi stanno aiutando la Russia ad aggirare le sanzioni».

Come andrebbe aiutata - chiedono i giornalisti - l'Ucraina? «Tenendo conto della neutralità, direi che la Svizzera è sempre stata una specialista del mercato finanziario. Ci aiuta molto anche nel settore dello sminamento. Ma potrebbe concentrarsi ancora di più sugli investimenti. Le aziende del settore della difesa potrebbero avviare joint venture in Ucraina. Molte aziende di difesa britanniche, tedesche e statunitensi stanno già aprendo fabbriche qui. La Svizzera è rimasta indietro. Faccio parte del Comitato nazionale di difesa e conosco bene la situazione: non ho visto nessuna azienda elvetica nemmeno esplorare la possibilità di produrre qualcosa in Ucraina. Non so perché, ma stanno perdendo delle opportunità. Anche gli investimenti finanziari nell'economia sarebbero di grande aiuto per la ricostruzione del nostro paese».

Un «grande problema», sempre secondo Arachamija, è anche la questione del denaro russo bloccato su conti bancari. «Per noi si sta procedendo in modo molto lento, non abbiamo ancora ricevuto alcun euro che sia stato congelato e poi confiscato. Abbiamo ricevuto questo tipo di denaro dagli Stati Uniti e anche dal Canada: non abbiamo ancora visto nulla di simile in Svizzera. Ricchi russi come Roman Abramovich dicono che non porterebbero più dollari o euro in Svizzera perché non si fidano più dell'Europa. Ora si fidano della Turchia o di Singapore. Chi nella Confederazione crede che alla fine il denaro russo tornerà si sbaglia: non è così. Avete già perso il denaro russo in Svizzera a causa della neutralità. Ora perderete anche il mercato delle armi. Continuerete a perdere. Dovete scegliere da che parte stare e iniziare a vincere qualcosa, non solo a perdere».

«La neutralità ha aiutato il popolo svizzero dopo la Seconda guerra mondiale: ma non credo che funzioni ancora nel mondo di oggi. Per me è una strategia sbagliata, ma questa è la decisione del popolo svizzero», conclude l'intervistato.

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COMMENTI
 

tbq 1 anno fa su tio
L'ucraino non deve preoccuparsi. L'industria militare svizzera è stata già in gran parte devastata da socialisti, pacifisti e esterofili nel corso di decenni, quelli che ora sgomitano per partecipare alla guerra ed apparire nei telegiornali. Siano stati un dei primi Paesi al mondo a produrre motori a reazione per aerei, radar, missili guidati e un bel po' d'altre cose all'avanguardia. Tutto buttato via per non mettere tristezza ai "partner europei" e internazionali. Con un'oculata gestione industriale e uno sviluppo tecnologico continuo oggi compreremmo ben poco dall'estero. - Detto questo, io capisco tante cose, soprattutto le necessità di un Paese in guerra; ma far passare i loro bisogni per nostri no, grazie.

Spartan555 1 anno fa su tio
Oppure andiamo avanti con la nostra costituzione e leggi, alla faccia di questo individuo, e già che ci siamo cacciamo fuori dai piedi questi 70mila e passa che sono arrivati qui e che mangiano e bevono alle nostre spalle.

medioman 1 anno fa su tio
Una bella grossa su Kiev (bunker presidenziale), problema risolto. Vissero tutti contenti e felici 🙂.

TheQueen 1 anno fa su tio
Risposta a medioman
Tipo quella caduta in testa al generale su Sebastopoli. Che bel confetto che era

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Risposta a TheQueen
Ah intendi quello che è risorto in un solo giorno migliorando il record di tre giorni che resisteva da quasi 2000 anni?

Andy 82 1 anno fa su tio
ma a questo punto che vadano a fa. o

Nina 1 anno fa su tio
mi é piaciuta l'ultima frase... " ma questa è la decisione del popolo svizzero "

Gus 1 anno fa su tio
Se spediamo a casa tutti gli ucraini da noi mantenuti guadagniamo di più che dalle armi. Che sia così?

TheQueen 1 anno fa su tio
Risposta a Gus
Forse anche se spendessi due franchi per un vocabolario ne guadagnerebbe la grammatica

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Risposta a TheQueen
Due franchi? Ormai non comperi più neanche il Topolino, dovresti saperlo essendo la tua fonte principale di informazione

leobm 1 anno fa su tio
S C E M E N Z E

Voilà 1 anno fa su tio
Più che un appello è una minaccia.

Voilà 1 anno fa su tio
Stanno raschiando il fondo del barile... Gli USA si stanno ritirando, rimane l'UE.... Ma putin non avrebbe già dovuto finire le armi un anno fa?

TheQueen 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
Si, vero. Anche l’operazione speciale della grande armata doveva finire due anni fa circa…

Cula 1 anno fa su tio
Giá abbiamo quì gli Ucraini adesso ci dicono anche cosa fare complimenti

Voilà 1 anno fa su tio
La Russia non ha bisogno della Svizzera per aggirare le sanzioni, i rapporti commerciali con India, Brasile e alcune nazioni africane azzerano le sanzioni di UE e USa. Inoltre la Cina, anche se molto critica con Putin, non lascierà mai che la Russia esca sconfitta o troppo indebolita dal conflitto.

Voilà 1 anno fa su tio
Le componenti montate sui missili russi sono dispositivi elettronici (GPS e altri) che hanno molti impieghi civili.

Kai1979 1 anno fa su tio
Come dire…. Prendi la mia arma che spara meglio… Parole povere, mandatario di una guerra

Elisa_S 1 anno fa su tio
2023....esistono sistemi da integrare alle parti vendute, per rintracciare dove queste si trovano ? Probabilmente si. E possibile renderle inutilizzabili le componenti a distanza ? Queste componenti devono essere tracciare con sistemi GPS integrati e impossibili da manomettere senza renderle inutilizzabili. Sarà più facile identificare strani spostamenti

Elisa_S 1 anno fa su tio
Risposta a Elisa_S
Non devono essere vendute per componenti di armi.

mali 1 anno fa su tio
da che pulpito!!!

PerTe 1 anno fa su tio
Infondo, se ci si dichiara neutrali, vendere armi a qualsiasi paese terzo è un controsenso. Più che vincolare gli altri a non rivenderli, sarebbe più opportuno vincolarli a non usarle contro di noi. Ma è tutto troppo complicato..

RV50 1 anno fa su tio
Ma questi pensano di sottomettere e dettare legge in stati neutrali? la Svizzera ha i suoi principi e che ha comperato materiale bellico da noi ha accettato delle condizioni legalmente sottoscritte ; non abbiamo bisogno che un giullare di corte ci venga a dare consigli , e spero che le nostre autorità politiche federali Cassis in testa abbiano le palle per rispondere di pensare a casa loro.. noi non siamo in UE e quindi "spero democraticamente" di potere decidere come la nostra economia voglia continuare nella sua linea ... intanto caro il mio giullare noi cittadini con le nostre tasse stiamo mantenendo con tanto di statuti speciali i vostri cittadini , quindi incominciate a sistemare la vostra situazione poi potrete dare consigli , visto anche che la corruzione é la vostra prima attività

Dex 1 anno fa su tio
Potremmo risparmiare miliardi se non dovessimo mantenere tutti i rifugiati che sono scappati

Monica Rodari 1 anno fa su tio
Risposta a Dex
👍

Dex 1 anno fa su tio
Una delle nazioni più corrotte che da consigli su come guidare il nostro paese.

adri57 1 anno fa su tio
Chissà se una volta, una sola, Cassis, prende posizione senza se e senza ma! Caso contrario a casa, purtroppo con pensione di platino a carico dei contribuenti. Dopo questo, i nostri amici confederati, appoggeranno un ticinese, fra alcuni secoli.

Raptus 1 anno fa su tio
Quando mai pensiamo a noi....siamo un popolo di ca....sotto....

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Il festival dell’ipocrisia e delle falsità, persone del genere sino da dichiarare non gradite nel nostro Paese. Ma come pensate che reagirebbe l’Ucraina se un deputato svizzero si esprimesse così su di loro? Un vero ministro degli esteri dovrebbe chiamare l’ambasciatore ucraino e dirgli chiaramente che nessun politico ucraino deve impicciarsi nei nostri affari interni, ma noi purtroppo abbiamo una nullità come Cassis

medioman 1 anno fa su tio
Risposta a tulliusdetritus
Lo fanno perché hanno il posteriore coperto dagli Stati Uniti e le altre pecore

Sciguetto 1 anno fa su tio
1) il denaro russo lo abbiamo (forse) perso perché applichiamo le sanzioni come l’Ue ! Non per altro. 2) se non autorizziamo le forniture estere alla Russia, perché dovremmo fornirle all’ucraina? La neutralità a due vie? Eh, no, non funziona così, o tutti o nessuno. Infine basta con queste continue pressioni, cercate piuttosto di arrivare ai colloqui di pace.

medioman 1 anno fa su tio
Risposta a Sciguetto
Qualcuno direbbe: c’è un aggredito e un aggressore

Ciulindo.47 1 anno fa su tio
Che pretese 'sti ucraini. Come dire che da loro non arrivino armi da ogni dove.

Pianeta Terra 1 anno fa su tio
No di armi alla guerra non ne diamo!!! Smettetela di farla e non ci sono più problemi!!

pori_num 1 anno fa su tio
Risposta a Pianeta Terra
Dillo ai Russi!!!!

Mr.Angus 1 anno fa su tio
Risposta a Pianeta Terra
Interessante che la Russia abbia chiesto un cessate al fuoco in 🇮🇱 🇵🇸

medioman 1 anno fa su tio
Risposta a Mr.Angus
Vedi che sono pacifici 🤪

Ulk 1 anno fa su tio
Risposta a pori_num
Non vedo il piano di pace di Zelensky... Che é un comico lo sappiamo
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