Autore di cinque casi nel 2007, ora a processo per altri otto incendi tra il 2021 e il 2022.
SCHMERIKON - Otto incendi in poco più di un anno e danni per oltre 180mila franchi. Episodi tutti accomunati da due elementi. Il primo è il luogo in cui si sono verificati tra il 2021 e il 2022, ovvero Schmerikon nel canton San Gallo. Il secondo, decisamente più singolare, è che quando divampavano le fiamme - sia che fosse in una toilette dentro un cantiere edile, o ai danni di vetture private di alcuni poliziotti ma anche su una casetta da giardino - sul posto arrivava sempre, insieme ai colleghi, il pompiere Tobias.
Pronto a spegnere gli incendi che però lui stesso aveva in precedenza appiccato. Un pompiere piromane, ora alla sbarra, che, fatto ancor più singolare, già in passato era finito davanti a una corte sempre per lo stesso motivo. E così domani, l’autista, quello era il suo compito, comparirà davanti al tribunale distrettuale di See-Gaster dove arriverà dalla prigione nella quale già si trova.
Come detto però il fatto forse più incredibile è che sempre lui, nel 2007, era stato riconosciuto colpevole di un’altra serie di incendi, ben cinque, nella zona di Meilen, nel Canton Zurigo. Una barca a vela, un camion e diversi fienili furono infatti dati alle fiamme e, come vigile del fuoco, spesso interveniva per spegnere le fiamme. Durante il primo processo, nel 2009, dichiarò al tribunale di Meilen di essere motivato dalla noia e dalla frustrazione. Per lui si aprirono le porte del carcere per tre anni, oltre a cinque di cure ambulatoriali periodiche ma non rinchiuso in strutture sanitarie. Ai tempi era stata eseguita una perizia del soggetto che venne definito “a forte rischio ricaduta”. E così è stato.
Dopo aver scontato la pena, aveva poi cambiato residenza. Tutto sembrava essersi placato fino alla nuova serie di incendi partita nel settembre del 2021 a Schmerikon, luogo in cui Tobias si era arruolato volontario nei vigili del fuoco. La madre, sentita dal Blick ha dichiarato: «sapevo che non sarebbe andata bene». E anche il comandante di Schmerikon ha detto: «Nessun corpo dei vigili del fuoco richiede un estratto del casellario giudiziale di ogni pompiere. Se lo avessi saputo non lo avremmo accettato nei vigili del fuoco».
Intanto nel processo ormai imminente, davanti al tribunale distrettuale di See-Gaster a Uznach, la procura chiede una pena detentiva incondizionata a quattro anni e quattro mesi per il 36enne con l'accusa multipla di incendio doloso e pericolo della vita e dell'incolumità fisica. Esecuzione della pena che dovrebbe essere rinviata a favore di una misura di ricovero.