Gli organizzatori condannano la violenza che ha causato morti in entrambi gli schieramenti.
BERNA - Diverse migliaia di persone - 10'000 secondo gli organizzatori - si sono riunite oggi su Piazza Federale a Berna per esprimere la propria solidarietà alla popolazione di Gaza e per chiedere la fine delle violenze. La manifestazione era stata autorizzata dalle autorità e non si segnalano incidenti.
La polizia è intervenuta per rimuovere striscioni con contenuti problematici. Alcune persone sono state fermate per controlli, indicano le forze dell'ordine sul portale X. Il raduno si è sciolto verso le 16.00.
Nell'invito, gli organizzatori parlavano di «un attacco spietato da parte di Israele» e di «un genocidio contro il popolo palestinese». Il governo israeliano ha interrotto le forniture di cibo, acqua, benzina ed elettricità e ha impedito l'accesso alle cure mediche. Anche le comunicazioni, ad esempio via internet, sono bloccate.
Gli organizzatori hanno condannato la violenza che ha causato morti in entrambi gli schieramenti. Dal loro punto di vista tale violenza è frutto di quella che definiscono «occupazione militare, pulizia etnica e sistema di apartheid, che dura da 75 anni». Un sistema che, hanno sottolineato, può essere mantenuto solo grazie al sostegno finanziario e militare degli Stati Uniti e dei Paesi europei.
Anche la Confederazione è stata criticata per aver annunciato la sospensione degli aiuti finanziari alle ONG palestinesi e israeliane. Queste organizzazioni svolgono un'importante opera umanitaria, indispensabile proprio in questo momento, è stato sottolineato.
La manifestazione è stata convocata da decine di organizzazioni e gruppi, soprattutto di piccole dimensioni, che già in precedenza aveva organizzato dimostrazioni a Berna.