L'allarme delle assicurazioni a fronte di un'esplosione dei rimborsi, che sono nell'ordine delle decine di milioni di franchi.
ZURIGO - Durante il Covid hanno fatto il botto, dopo un po' meno ma - complice il rincaro della benzina (e non solo) e le temperature più alte - sono rimaste estremamente popolari.
Le biciclette, e soprattutto le e-bike, non sono mai state così presenti sulle strade di tutta la Svizzera. E, visto che anche il loro valore mediano è in crescita, sono bersagli sempre più ghiotti delle bande di ladri.
Bande di ladri internazionali
I casi di furto di due ruote (elettriche e non) in tutta la Svizzera sono diversi, e di recente se n'è parlato anche in Ticino, e - come scrive la NZZ - sono di assai difficile risoluzione. In media, infatti, i casi che vengono risolti dalla polizia non superano il tasso (basso) del 3%. Che sia difficile recuperare bici trafugate, lo ha confermato anche la Cantonale ticinese, quando a marzo di quest'anno ha resi noti i dati relativi al nostro cantone.
Nel 2022 i furti sono stati 35'000 in tutta la Confederazione. Il modus operandi più diffuso vede bande internazionali di ladri colpire in Svizzera per poi trafugare le bici verso l'estero in maniere più o meno creative. Per quanto riguarda il Ticino, questo significa la vicina Italia.
Decine di milioni di danni
E se il numero di furti è in impennata, lo è anche il valore della refurtiva perché le e-bike moderne sono beni il cui prezzo si aggira sempre nell'ordine dei tre zeri (e qualche volta arriva ad accarezzare pure i quattro). Stando ai dati di Velosuisse, oggi una bici venduta su due è elettrica.
A piangere per questa tendenza criminosa non sono solo i proprietari, ma anche le assicurazioni. Come confermato dalla Mobiliare al quotidiano zurighese nel 2023 si aspetta di versare 31 milioni di franchi di rimborsi per biciclette rubate, nel 2017 erano meno della metà (15 milioni). Una raddoppio confermato anche da un'altra assicurazione di peso, Axa che l'anno scorso ha versato 18 milioni, con un aumento del 40% rispetto a quello precedente (13 milioni).
Sempre più care, sempre più costose
Il motivo di questa imponente lievitazione è legato anche al prezzo: cinque anni fa il danno medio per bicicletta ammontava a circa 1'250 franchi, nel 2022 la cifra si aggira invece attorno ai 2'000 franchi. E ci si aspetta che l'anno prossimo confermi questa tendenza al rialzo.
Per le compagnie assicurative l'unica possibilità è di correre ai ripari, puntando sulla prevenzione ma anche ritoccando verso l'alto i premi: «Non è l'unica misura possibile, ma se si continua così sarà una delle possibilità», conferma il responsabile del settore assicurazioni della Mobiliare Thomas Trachsler.