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SVIZZERA«No a un registro nazionale per le armi»

17.11.23 - 11:09
Secondo la CPS-S la legge (inasprita nel 2019) e la rete di registri cantonali (in vigore dal 2016) sono sufficienti.
Polizia cantonale Friburgo (archivio)
Fonte ats
«No a un registro nazionale per le armi»
Secondo la CPS-S la legge (inasprita nel 2019) e la rete di registri cantonali (in vigore dal 2016) sono sufficienti.

BERNA - La legge sulle armi, inasprita nel 2019, e l'attuale rete di registri cantonali in vigore dal 2016 sono sufficienti: non vi è nessuna necessità di istituire una banca dati centralizzata in cui registrare tutte le armi da fuoco. È l'opinione della Commissione delle politiche di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S), che con 9 voti contro 3 ha deciso di non dare seguito a un'iniziativa parlamentare di Marionna Schlatter (Verdi/ZH).

Per la CPS-S, «la consultazione online dei registri delle armi (OAWR) e la banca dati ARMADA della Confederazione si sono dimostrate valide». Un registro nazionale non apporterebbe alcun valore aggiunto in termini di sicurezza pubblica, ma provocherebbe piuttosto «un eccesso di lavoro amministrativo e darebbe luogo a doppioni», scrive la commissione in una nota diffusa oggi.

La maggioranza rileva che gli atti di violenza sono generalmente commessi con armi non registrate. Una banca dati centralizzata sarebbe inoltre contraria al principio del federalismo, poiché sia la sovranità in materia di polizia sia l'applicazione della legge sulle armi sono di competenza dei Cantoni.

Una minoranza della Commissione, considerato l'incremento degli acquisti di armi, ritiene che una statistica nazionale in materia potrebbe contribuire alla sicurezza in senso preventivo. Deplora il fatto che, a causa dell'assenza di un registro centrale delle armi, non sia possibile determinare con precisione quante armi si trovino attualmente nelle economie domestiche in Svizzera.

L'iniziativa ritorna alla CPS-N, che a giugno si era espressa a favore dell'istituzione del database centralizzato, accogliendo con 13 voti contro 11 l'iniziativa di Marionna Schlatter. Essa dovrà decidere in merito al seguito dei lavori.

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COMMENTI
 

Emib5 1 anno fa su tio
Spartan Sì, basta scocciare i cittadini con stolti e retrivi commenti.

Spartan555 1 anno fa su tio
Questo non è altro che un tentativo di tenere sempre di piú sotto la lente d‘ingrandimento il cittadino medio che non fa nulla di male (ANZI!) quando ottiene, possiede e usa LEGALMENTE armi, le quali tra l’altro fanno parte della nostra tradizione da molti SECOLI. Ovviamente tutto questo doveva arrivare dai sinistroidi, con le loro tendenze al malsano bolscevismo. BASTA MOLESTARE I CITTADINI!

Mar 1 anno fa su tio
Vero 👍

Pippopeppo 1 anno fa su tio
La maggiorparte delle armi in circolazione in Svizzera sono armi di ordinanza e la Confederazione sa perfettamente a chi le ha consegnate. Chi per hobby o per altro acquista un'arma, e non é un delinquente, viene registrato e onitorato a livello cantonale. I delinquenti veri non registrano le armi, quindi questi verdi che vadano a prendersela con loro, se veramente vogliono avere un registro le varie procure gli possono fornire la lista degli indirizzi degli individui interessati. Auguri
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