Una vera e propria fuga. Il motivo sta nel minor peso fiscale. Ma al Governo norvegese queste partenze non sembrano essere gradite
In poco più di un anno, oltre 70 ricchi norvegesi sono emigrati in Svizzera. Il via lo ha dato Kjell Inge Røkke, una delle persone più ricche della Norvegia, trasferitosi a Lugano nel settembre 2022. Ma il suo non è un caso isolato. L'esempio più recente arriva dal multimilionario Jan Petter Sissener, che sta pensando di aprire un'attività proprio in Svizzera (suo Paese natale d'altronde).
Ma perché i più ricchi tra i ricchi sono attratti dalla Svizzera?
Le tasse
In Norvegia, negli ultimi anni, ci sono stati diversi aumenti delle tasse sugli asset, sui dividendi e sulle plusvalenze, cioè sul denaro guadagnato investendo denaro. In Svizzera esiste un’imposta sul patrimonio, ma ci sono accordi per gli stranieri facoltosi, le cosiddette tasse forfettarie.
Il problema in Norvegia è insomma che le tasse spesso superano i profitti generati dalle aziende milionarie. Quindi ci si trova a pagare dividendi molto alti o a vendere parti delle aziende per raccogliere abbastanza soldi e pagare ciò che lo Stato richiede. La maggior parte dei beni di questi multimilionari sono spesso gestiti da società, ma non sono liquidi, quindi non possono essere usati per le tasse.
La politica norvegese critica gli emigranti
I milionari emigrati vengono pesantemente criticati dal Governo, dalla politica e dai media e sono additati come "rikinger", che approssimativamente si traduce come "gente ricca", "baroni del salmone" o "profittatori del welfare". Il primo ministro Jonas Gahr Støre ha addirittura affermato che chi trasferisce i propri beni in Svizzera «rompe il contratto» con la società norvegese. Insomma, lo stato si aspetta che i cittadini ricchi facciano la loro parte.
20 Minuten ha chiesto a diversi rappresentanti dei partiti al Governo cosa pensassero di questa tendenza, ma non ha ricevuto risposta. Solo il segretario di Stato del Dipartimento delle Finanze, Erlend Grimstad, ha risposto ad alcune delle domande poste.
Lo stesso difende le elevate tasse sulla ricchezza della Norvegia: «L'imposta sulla ricchezza gioca un ruolo importante nel rendere il sistema fiscale nel suo insieme più redistributivo della pura tassazione sul reddito. Circa il 15% dei contribuenti norvegesi paga l’imposta sul patrimonio e quelli con un patrimonio elevato tendono ad avere redditi elevati», afferma Grimstad.
«Il Governo promuove l'iniziativa privata e il capitale privato e speriamo che gli investitori continuino ad avere successo», ha affermato il segretario di Stato. «Ma crediamo anche che il modello norvegese, con un forte sistema di welfare pubblico e un alto livello di istruzione, contribuisca a rendere possibile tale successo». A Grimstad è stato chiesto anche cosa pensasse sulla Svizzera e se il suo Governo stia valutando misure contro questa fuga, ma non ha voluto rispondere.
La Norvegia sta pianificando misure per fermare questa tendenza?
Attualmente è in discussione l’idea di una “tassa di uscita”, proposta dal Partito della Sinistra Socialista. Secondo la proposta, dovrebbe essere riscossa su tutto il denaro che attraversa il confine norvegese.