I cambiamenti apportati al diritto vigente, secondo l'Associazione svizzera degli inquilini, avvantaggiano i proprietari.
BERNA - Si andrà a votare sulle modifiche apportate dal parlamento al diritto di locazione lo scorso autunno.
L'Associazione svizzera degli inquilini (ASI) ha consegnato oggi alla Cancelleria federale 75 mila firme per ognuno dei due referendum lanciati contro le modifiche legislative considerate lesive degli interessi dei locatari.
Firme a tempo record
«Le firme necessarie - ne bastano 50 mila, n.d.r - sono state raccolte a tempo di record. Grazie a questi referendum, l'ASI sarà in grado di fermare l'attacco della lobby immobiliare agli inquilini», si legge in una nota odierna dell'associazione.
Già in aula lo scorso settembre, il presidente dell'ASI, il consigliere agli stati Carlo Sommaruga (PS/GE) aveva annunciato il referendum. Ad essere indigesti per Sommaruga sono i cambiamenti al diritto vigente che, a suo dire, avvantaggiano i proprietari.
Concretamente, vengono introdotte restrizioni nelle sublocazioni e agevolata la rescissione del contratto per bisogno proprio del proprietario.
Subaffitto con consenso
La prima proposta consente ai proprietari di rifiutare il subaffitto se dovesse durare più di due anni e anche di opporsi qualora dovesse causare loro un «pregiudizio essenziale». Il locatore dovrebbe inoltre dare il proprio consenso per iscritto a ogni sublocazione. Tale riforma, hanno spiegato in aula i sostenitori, si giustificherebbe con la crescente diffusione dei portali come Airbnb. Soprattutto nelle città, gli alloggi a basso costo di vecchi edifici sono spesso subaffittati a prezzi notevolmente superiori a quelli pagati dall'inquilino principale.
Cessazione del contratto per bisogno
L'altra modifica, frutto di un'iniziativa parlamentare dell'ex consigliere nazionale ticinese Giovanni Merlini (PLR), mira a semplificare la cessazione del contratto per bisogno proprio del proprietario o dei suoi familiari. Attualmente, ciò è possibile in caso di «necessità urgente»; d'ora in poi dovrebbe bastare se il proprietario fa valere un'esigenza personale significativa e attuale. Per i contrari, si tratta di un modo per poter riaffittare un appartamento o un immobile a prezzi più elevati ciò checontribuirà a un'esplosione delle pigioni.
Stando alla nota, l'ASI si attende un'aspra campagna pre-voto, giacché i proprietari di immobili dispongono di molto denaro. Per questo è importante continuare a raccogliere il maggior numero di firme possibile affinché tutti possano rendersi conto di quanto questi cambiamenti al diritto vigente siano dannosi per gli affittuari.