L'acquisizione è stata vietata perché avrebbe eliminato la concorrenza. Inoltre, esiste un altro potenziale acquirente
BERNA - La Commissione della concorrenza (COMCO) ha vietato l’acquisizione del gruppo Quickmail da parte della Posta Svizzera. L'operazione, si legge in un comunicato, avrebbe «eliminato la concorrenza efficace in almeno un mercato. All’acquisizione da parte della Posta esiste inoltre un’alternativa favorevole alla concorrenza».
Quickmail, con le sue due società Quickmail e Quickpac, consegna lettere, invii non indirizzati, giornali e riviste e pacchi in tutta la Svizzera. Anche la Posta è attiva in questi settori. La COMCO «ha esaminato in dettaglio questa acquisizione e ha riscontrato che eliminerebbe la concorrenza nel mercato degli invii nazionali indirizzati di peso superiore a 50 grammi per la clientela commerciale. Inoltre, l'acquisizione creerebbe o rafforzerebbe una posizione dominante per la Posta in vari mercati della corrispondenza e dei pacchi postali, così come nel mercato della distribuzione di giornali e riviste. L'acquisizione creerebbe un monopolio di fatto per la Posta e di conseguenza avrebbe un impatto negativo sulla concorrenza a scapito dei consumatori e dei clienti commerciali».
La Posta e Quickmail hanno sostenuto che si trattava di una fusione di risanamento. La COMCO «può autorizzare un'acquisizione di questo tipo nel caso in cui, ancorché pregiudichi la concorrenza, gli effetti negativi sulla concorrenza si manifestano anche senza la fusione. Ciò si verifica se il Gruppo Quickmail dovesse scomparire dal mercato in breve tempo senza alcun sostegno e, di conseguenza, gran parte dei clienti del Gruppo Quickmail passerebbero comunque alla Posta. Inoltre, non esistono con ogni probabilità alternative più favorevoli alla concorrenza rispetto alla fusione».
L'indagine della COMCO ha rivelato che quest'ultima condizione non era soddisfatta. In più, oltre alla Posta, «esiste un altro potenziale acquirente del gruppo Quickmail, che dispone di molti anni di esperienza nel settore dei servizi postali. L'acquisizione da parte di questo potenziale acquirente consentirebbe al Gruppo Quickmail di continuare a esistere sul mercato, mantenendo così la concorrenza con la Posta e rappresentando pertanto una soluzione più favorevole alla concorrenza rispetto all'acquisizione da parte della Posta. Se l'offerta del potenziale acquirente venisse accettata, non sarebbe necessario dichiarare il proprio fallimento a causa di un sovraindebitamento e il gruppo Quickmail potrebbe continuare a operare sul mercato come fornitore alternativo, a beneficio dei consumatori e dei clienti commerciali».