Che verranno stanziati fino al 2036. Una parte dei fondi saranno attinti dal bilancio della Cooperazione internazionale.
BERNA - La Svizzera intende sostenere l'Ucraina stanziando, fino al 2036, una somma globale di 5 miliardi di franchi. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale. Per tenere conto della situazione tesa a livello finanziario, tale contributo verrà erogato in più fasi.
Fino al 2028 i fondi per sostenere l’Ucraina (1,5 miliardi) saranno attinti dal bilancio della Cooperazione internazionale (CI) dopo aver ottenuto l'assenso del parlamento.
Per la fase compresa tra il 2029 e il 2036 il governo intende valutare anche altre fonti di finanziamento (oltre alla CI) per coprire i restanti 3,5 miliardi, precisa una nota governativa odierna.
Un meccanismo di controllo ad hoc - Durante la seduta, il Consiglio federale ha inoltre incaricato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) di elaborare un programma nazionale comune per l'Ucraina, dotato di meccanismi di controllo ad hoc, che dovrà garantire un sostegno mirato ed efficace orientandosi ai sette principi decisi alla conferenza di Lugano: 1) partenariato, 2) riforme, 3) trasparenza, responsabilità e Stato di diritto, 4) partecipazione democratica, 5) impegno multi-stakeholder, 6) parità di genere e inclusione, 7) sostenibilità.
Il DFAE dovrà anche definire - insieme al DEFR e ai dipartimenti interessati - un'organizzazione per la gestione strategica del programma nazionale mediante l'istituzione di un gruppo direttivo interdipartimentale guidato da un delegato o una delegata del Consiglio federale per l'Ucraina soggetto all'approvazione dell'Esecutivo stesso.
3 miliardi finora - Sin dall'inizio della guerra in Ucraina nel febbraio del 2022, la Confederazione si è adoperata per soddisfare i bisogni umanitari della popolazione e sostenere lo sviluppo economico come anche la ricostruzione a lungo termine del Paese.
Per queste e altre misure a favore della popolazione ucraina segnata dalla guerra, la Confederazione ha stanziato finora circa 3 miliardi, dei quali quasi 425 milioni provenienti dal bilancio della Cooperazione internazionale e indicativamente 2,5 miliardi dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM), che li ha impiegati per accogliere e sostenere le persone beneficiarie dello statuto di protezione S in Svizzera.
Nell'ambito di un'analisi dei danni e dei bisogni cofinanziata dalla Svizzera, la Banca Mondiale ha stimato che i fondi necessari per la ricostruzione in Ucraina ammontino a 486 miliardi di dollari statunitensi (circa 440 miliardi di franchi). La Confederazione sta già sostenendo progetti nel Paese colpito dal conflitto per ripristinare le infrastrutture civili distrutte nei settori dell'energia elettrica, delle strade e della sanità.