La durissima condanna a un tifoso della Nati di 10 anni, che è anche stato bandito dagli stadi per un anno.
BASILEA - Il piccolo Florian (10 anni) è un grande fan del nazionale rossocrociato Granit Xhaka, lo scorso novembre ha avuto la fortuna di vederlo giocare da bordo campo durante la partita di qualificazione agli Europei contro il Kosovo, a Basilea.
Finito il match e colto dall'entusiasmo, si è fatto aiutare dal fratello Luan per scavalcare la barriera di separazione e gli è corso incontro per scattare un selfie. Dopo l'abbraccio e lo scatto, ecco intervenire la sicurezza che - non in maniera sgarbata, ma con fermezza - ha recuperato il piccolo, portandolo fuori dal rettangolo verde e dal padre.
Lui, che si era allontanato un attimo per andare a prendere da mangiare, non si era accorto dell'invasione di campo del figlio: «L'ho scoperto una volta tornato, dagli addetti alla sicurezza. Mi hanno detto che aveva fatto qualcosa di vietato e hanno preso i miei dati, mi hanno detto che mi avrebbero fatto arrivare per posta un richiamo ufficiale».
La realtà sarà però ben diversa, e molto più severa: l'Associazione Svizzera di Footbal (ASF) ha comminato al bimbo una multa da 2'597 franchi e lo ha bandito dagli stadi per la durata di un anno: «Dire che sono rimasto sorpreso è poco, francamente avrei preferito versare quei soldi in beneficenza piuttosto che versarli all'ASF che mi sembra già abbastanza ricca».
Contattata, l'Associazione conferma come la decisione sia, di fatto, della stessa Uefa: «Inoltriamo le multe solo se le riceviamo dalla Uefa», conferma il portavoce Adrian Arnold, «in questi casi solitamente non si fanno eccezioni per quanto riguarda l'età».
La Uefa, dal canto suo, ribadisce come per quella partita la ASF sia stata multata per un totale di 8'000 euro (circa 7'815 franchi) per 3 invasioni di campo, una delle quali è proprio quella di Florian.