L'esperto: «Se persino i medici sono contrariati, il problema dev'essere grave».
BERNA - «Le richieste di risonanze o tomografie computerizzate sono esplose. Ma, molto spesso, non sarebbero necessarie da un punto di vista medico». E, stando a un’inchiesta condotta dalla Nzz am Sonntag presso i medici di tutta la Svizzera, i trattamenti inutili sono una delle cause principali dell'esplosione dei costi sanitari.
In gastroenterologia, racconta uno specialista, vengono effettuate troppo spesso gastroscopie e colonscopie. Un reumatologo, invece, afferma che i menischi vengono rimossi dal ginocchio molto frequentemente, anche se il dolore non è correlato al danno.
Questi sono solo alcuni esempi: «Un consumo eccessivo non è solo un problema di costi, ma anche di qualità», spiega la Federazione dei medici svizzeri (Fmh. «Danneggia i pazienti poiché ogni intervento non necessario comporta il rischio di complicazioni e ogni farmaco superfluo può causare effetti collaterali».
L'economista sanitario Heinz Locher, che ha fatto parte di innumerevoli gruppi di esperti a favore della riduzione dei costi sanitari, afferma in maniera secca: «Se persino i medici sono contrariati, il problema dev'essere grave».
Locher ha già discusso una serie di proposte per frenare l'uso eccessivo di farmaci, ma invano. Nel frattempo, l'associazione Smarter medicine ha pubblicato le cinque liste dei trattamenti non necessari nelle rispettive specialità. Tra questi, ad esempio, i farmaci ipocolesterolemizzanti, che vengono somministrati a quasi un terzo delle persone di età superiore ai settant'anni senza una storia di infarto o ictus.
Le speranze riposte nei cosiddetti Health technology assessment (Hta), uno strumento con cui il governo federale deve determinare quali misure mediche sono inefficaci e possono essere cancellate dall'assicurazione di base, non sono ancora state soddisfatte.