I dettagli del summit di pace del Bürgenstock svelati in conferenza stampa da Berna da Ignazio Cassis e Viola Amherd.
BERNA - Novanta partecipanti fra paesi e organizzazioni non governative, 4'000 militi schierati e un gran numero di mezzi di aria, terra e acqua.
Questi sono i dettagli relativi all'imponente dispositivo di sicurezza che la Confederazione metterà in atto per la conferenza di pace per l'Ucraina che si terrà il prossimo fine settimana (15-16 giugno) presso il resort di lusso del Bürgenstock, nel canton Nidvaldo.
A presentare oggi in conferenza stampa da Berna le misure e i dettagli dell'evento, che è storico per la sua portata, ma è anche stato molto discusso, la presidente della Confederazione Viola Amherd e il capo del Dfae, Ignazio Cassis.
Con loro anche la consigliera di Stato del Cantone di Nidvaldo Karin Kayser-Frutschi, il capo intervento e comandante della Polizia cantonale di Nidvaldo Stephan Grieder, e al divisionario Daniel Keller, comandante Divisione territoriale 2.
Un primo passo verso la pace - «Vogliamo che l'incontro sia il primo step di un percorso più ad ampio raggio per costruire una pace sostenibile e duratura in Ucraina», ha commentato Amherd. Il riferimento è a un ipotetico summit futuro al quale possa prendere parte anche la Russia, grande assente dell'incontro (oltre alla Cina) sul Lago dei quattro cantoni.
«La Svizzera ha una lunga tradizione umanitaria, semplicemente non possiamo restare a guardare», spiega invece Ignazio Cassis, «l'incontro sarà un'occasione per parlare non solo di pace in Ucraina, ma di temi di importanza fondamentale anche a livello mondiale».
Questi sono riportati dalla Confederazione nel suo programma e verranno trattati domenica 16 giugno. All'ordine del giorno ci saranno la sicurezza nucleare, la libertà di navigazione e la sicurezza alimentare. Previsto anche un punto generico su altri «aspetti umanitari».
La grande assente - Per quanto riguarda la Russia, il ticinese conferma: «L'idea è quella di avere un ventaglio di punti di vista differenti e di avviare un processo di pace. È vero però che al momento Mosca non è stata invitata. In ogni caso auspichiamo a una partecipazione russa nei prossimi eventi. Per una pace sostenibile è fondamentale il coinvolgimento di tutte le parti».
Incalzato da un giornalista sull'argomento Cassis ha ribadito: «Se avessimo invitato Mosca, Kiev non sarebbe venuta e non potevamo rischiare questo scenario», ha spiegato il consigliere federale, «la Cina, invece, avrebbe partecipato solo in caso ci fosse stata anche la Russia».
Un enorme dispositivo di sicurezza - Parlando invece, più pragmaticamente, delle misure di sicurezza, a occuparsene sarà il Cantone di Nidvaldo e la sua polizia ma - ovviamente - non solo. Interverrà anche l'esercito e la fedpol.
«Non potevamo di certo gestire da soli un evento di questo calibro», commenta il comandante della Cantonale nidvaldese Stephan Grieder, «ci saranno sicuramente delle limitazioni per quanto riguarda la vita quotidiana degli abitanti della regione, ma faremo il possibile per ridurli al minimo».
Snocciolando qualche numero, oltre ai 4'000 militari l'esercito utilizzerà di circa 14 chilometri di materiale per le recinzioni di sicurezza, 2 chilometri di strada srotolabile e 100 veicoli. La sicurezza sulla finestra aerea sopra al Bürgenstock verrà rafforzata, così come quella sul lago.
Per l'occasione, inoltre, verrà allestito un eliporto temporaneo a Obbürgen (NW) che potrà gestire contemporaneamente 5 elicotteri.