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SVIZZERA / MONDOIl Poli di Zurigo si conferma prima università svizzera (e 21esima al mondo)

15.08.24 - 09:57
La classifica è capeggiata (come da più di vent'anni a questa parte) da Harvard. L'USI è in fascia 501-600.
ETH Zürich / Alessandro Della Bella
Fonte ats
Il Poli di Zurigo si conferma prima università svizzera (e 21esima al mondo)
La classifica è capeggiata (come da più di vent'anni a questa parte) da Harvard. L'USI è in fascia 501-600.

SHANGHAI - Harvard è la migliore università al mondo per il 22esimo anno consecutivo, secondo la classifica Academic Ranking of World Universities, pubblicata oggi dall'organizzazione indipendente Shanghai Ranking Consultancy. Primo ateneo svizzero è il Politecnico federale di Zurigo (ETHZ), ventunesimo (l'anno scorso era 20esimo).

Anche al secondo e terzo posto si collocano due atenei statunitensi: Stanford University e il Massachusetts Institute of Technology (MIT). Al quarto rango c'è la britannica Cambridge mentre al quinto e la statunitense Berkeley. Al sesto e al settimo si collocano le britanniche Oxford e Princeton, seguite dalle statunitensi California Institute of Technology, Columbia e University of Chicago. La medaglia d'oro tra le università europee (continentali) va a Paris-Saclay, 12esima nel ranking con tre posizioni in più rispetto allo scorso anno. Tra gli atenei asiatici in vetta compare Tsinghua University, 22esima classificata, dietro l'ETHZ.

Tra i primi cento si piazzano anche altri quattro atenei elvetici, che hanno tutti perso posizioni: il Politecnico federale di Losanna (55esimo, -1), l'Università di Ginevra (58esima -9), quella di Zurigo (67esima, -8) e quella di Basilea (95esima, -14). Dal canto loro, le università di Berna e di Losanna rientrano nella fascia 101-150, mentre l'Università della Svizzera italiana (USI) e quella di Friburgo nella fascia 501-600.

Dal 2003 Arwu considera le migliori 1'000 università mondiali su 2'500 censite e circa 18'000 stimate al mondo. I parametri di valutazione sono sei: i premi Nobel e le medaglie Fields di ex studenti (10%) o di ricercatori della singola università (20%), il numero di ricercatori altamente citati secondo Clarivate Analytics (20%), le pubblicazioni su "Nature" e "Science" (20%), le citazioni di pubblicazioni tecnologico-sociali (20%). Questi parametri sono poi correlati con lo staff accademico, dando un ulteriore parametro di produttività pro-capite (10%).

Per le prime 100 università della classifica di Shanghai sono esplicitati la posizione e il punteggio secondo i parametri utilizzati. Le altre sono suddivise in gruppi da 50 o 100. Ne esce male l'Italia, con La Sapienza di Roma che si conferma la prima università della Penisola, collocandosi come unico ateneo italiano nella fascia 101-150.

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COMMENTI
 

Tödi 3 mesi fa su tio
Sul settore ricerca sono pienamente d'accordo. Questi atenei investono grosse quantità di risorse in questo ramo. Il problema di questa classifica, che viene pubblicata ogni anno, è che confonde troppo spesso le persone. No non sono queste le università che sfornano i migliori laureati. Bisogna classificare la didattica non la ricerca, e da sempre le migliori sono Oxford e Cambridge le americane spesso finiscono oltre i primi 50, non a caso molti dei ricercatori in queste università provengono dall' Europa proprio per la loro preparazione sul piano didattico. La Svizzera ahimè, non ci fa una bella figura, esattamente come la Sapienza. Il Politecnico di Milano invece, ma addirittura l'ateneo di Trento invece capeggiano abbastanza tra i primi posti. Quindi se ci si sta chiedendo chi sforna i migliori capoccioni, no non sono queste dell' articolo. Queste università sono le migliori dove fare ricerca. Saluti

Mike 3 mesi fa su tio
piccola svizzera ma sempre lì,ottimo risultato

Thomseb 3 mesi fa su tio
Ostia!
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