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CASSE MALATI«Il numero degli ospedali va dimezzato»

27.09.24 - 10:50
Ne è convinto il Ceo dell'assicuratore KPT. Per lui anche le casse malati dovrebbero essere molte meno: «Ne servono al massimo otto».
Depositphotos (sudok1)
Fonte ats
«Il numero degli ospedali va dimezzato»
Ne è convinto il Ceo dell'assicuratore KPT. Per lui anche le casse malati dovrebbero essere molte meno: «Ne servono al massimo otto».

BERNA - La Svizzera deve almeno dimezzare il numero di ospedali e ha bisogno anche di molte meno casse malati, meno di dieci: ne è convinto Thomas Harnischberg, Ceo dell'assicuratore bernese KPT.

I nosocomi soffrono per l'inflazione, riconosce il 62enne in un'intervista pubblicata oggi dal Tages-Anzeiger (TA). «In particolare, i costi del personale per l'assistenza infermieristica sono aumentati notevolmente. Ma gli ospedali hanno ancora un potenziale di ottimizzazione. Perché nel mio viaggio da Zurigo a Berna devo passare davanti a 15 ospedali? La Danimarca gestisce un totale di 20 cliniche, mentre noi abbiamo quasi 300 ospedali. È una follia».

Ospedali da dimezzare
Nicht jedes Täli braucht ein Spitäli» (non tutte le vallette hanno bisogno di un ospedalino) ironizza con tanto di rima l'ex collaboratore personale dell'ex consigliere federale Adolf Ogi. Ne servono «sicuramente la metà in meno». A suo avviso è però particolarmente importante che gli ospedali si coordinino tra loro per stabilire chi si concentra su quali procedure. «Questo aumenta anche la qualità».

«È quindi assurdo che San Gallo voglia creare un centro di cardiochirurgia», argomenta l'avvocato. «Perché non dovrei viaggiare da San Gallo a Zurigo per un'operazione programmata? Non è un problema. È diverso per le emergenze, ovviamente: capisco che le persone vogliano una clinica vicina. Ma anche in questo caso bisogna considerare se non sarebbe molto più economico utilizzare qualche elicottero in più per poter curare i pazienti rapidamente».

Meno casse malati, ma no alla cassa malati unica
E come siamo messi - chiede il cronista di TA - con le casse malati, ne servono veramente quasi 40? «No. Anche in questo caso vale lo stesso discorso fatto per gli ospedali. Non abbiamo bisogno di più di sei od otto casse malattia. Questo è il mio contro-modello rispetto a un cassa malattia unica. Abbiamo urgentemente bisogno di concorrenza». E chi deve decidere quali casse possono sopravvivere? «Il mercato», risponde l'intervistato. «Lo sta già facendo. Il numero di casse è già diminuito drasticamente e continuerà a farlo».

I cantoni di Ginevra, Vaud, Neuchâtel e Giura vorrebbero introdurre un sistema con una cassa cantonale unica: ha senso? «Che un cantone ci provi: se riduce i costi, sono favorevole. Ma non funzionerà mai: è un'illusione assoluta. I costi amministrativi delle casse malati rappresentano solo il 4-5% dei premi. Se spegniamo la concorrenza, non ci sarà più alcun incentivo all'innovazione. Oggi, invece, pensiamo costantemente a cosa potremmo fare ancora meglio. Per esempio, l'anno prossimo introdurremo la prima assicurazione di base digitale».

«I premi continueranno ad aumentare»
Che cosa dire delle critiche agli stipendi dei dirigenti delle casse, serve un limite? «Lo capirei ancora nel caso dell'assicurazione di base obbligatoria, ma siamo attivi anche nelle complementari. In quanto compagnia privata, non dovremmo essere trattati diversamente dagli altri assicuratori. Inoltre un simile tetto non ha alcun effetto sui premi, perché gli stipendi sono semplicemente irrilevanti rispetto al volume totale dei premi. E un'altra cosa: sì, i dirigenti delle dieci maggiori compagnie di assicurazione sanitaria guadagnano molto bene. Ma abbiamo molti medici curanti che guadagnano molto di più. Perché non iniziare da lì?».

Quindi che cosa presenterà il futuro? «I premi continueranno ad aumentare perché i costi continueranno a crescere: tutti noi contribuiamo a questo fenomeno ricorrendo a servizi medici», afferma Harnischberg. «Naturalmente si potrebbe limitare il catalogo delle prestazioni. La discussione sui costi non coglie però nel segno: una buona assistenza medica è altrettanto importante. Quando guardo al futuro, sono quasi più preoccupato che improvvisamente ci sia una carenza di medici di base, pediatri e infermieri».

Le richieste degli assicurati stanno aumentando in linea con i premi? «In effetti, oltre agli anziani, sono soprattutto i giovani a richiedere più prestazioni. Loro vanno anche dal medico per farsi confermare che non hanno nulla che non funziona. È un fenomeno nuovo», conclude il presidente della direzione di KPT.

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COMMENTI
 

Stilton 1 mese fa su tio
Invece è il contrario, dovrebbero essercene di più e liberare il mercato alla concorrenza, come è per chiunque fa o lavora in una azienda privata.

Dom 1 mese fa su tio
Risposta a Stilton
Funzionerebbe se vi fosse una libera concorrenza, ma in questo campo non esiste con il sistema attuale.

Discomostro81 1 mese fa su tio
Trattandosi di un sistema solidale e ovviamente per ragioni etiche non sarebbe giusto limitare le prestazioni solo a chi se le può permettere (cosa che accade già ora purtroppo), sarebbe giusto introdurre il premio in base al reddito. Inoltre rivedere tutto il sistema Lamal che si é confermato più volte altamente inefficiente, sia nella gestione dei costi che degli sprechi. In generale nel nostro "ricco" paese il divario tra benestanti e le classi meno abbienti sta crescendo a in ritmo preoccupante. La gente comune non ha più nessuna fiducia nella classe politica sia federale che cantonale e loro continuano a sguazzarci allegramente facendo i loro interessi personali. Dovremmo reintrodurre la ghigliottina...

Pianeta Terra 1 mese fa su tio
Tagliamo le mille case malati e facciamone una così il signore sopra potrà fare il disoccupato per i prossimi 3 anni!!! Barlafuss

Pianeta Terra 1 mese fa su tio
Poi uno di una valle limitrofa dovrebbe stare in ballo una giornata per andare all ospedale…

Yoebar 1 mese fa su tio
Non cambierebbe nulla!!!!!!!!

Rosso Blu 1 mese fa su tio
Sarebbe ora di smettere di ... bla... bla ... Perché stiamo veramente pagando di più e ricevere di meno. Troppi abusi, e più diventa cara più pretendono . Sa da fare I premi in base a agli anni che si paga. Io 40 anni fa pagato 80.- al mese privata . Ora 540.- solo la base senza la complementare (che non riuscivo più a permettermi) ovviamente non ho accesso a tutti i medicamenti. (Categoria A o B). Scandaloso e per chi è sotto qualche permesso ovviamente tutto è concesso. Ma BASTA, basta parole ... FATTI signori e tagliare spese e stipendi extra come pure la pubblicità e fare una santità unica a un prezzo unico. Viene voglia di non pagare più perché ci si ammala di rabbia.

Dom 1 mese fa su tio
Sarebbe già un gran passo fermare alcuni personaggi (noti anche durante la fantomatica pandemia) che hanno il lucro come unico obiettivo scaricando sulla collettività i loro "investimenti"

Diablo 1 mese fa su tio
Immagino che il Sig Thomas Harnischberg, CEO di Kpt, sia ben disposto a mettere tra le CM da far sparire quella per cui lavora, alias anche perdere il posto di CEO con tutto quanto ne consegue economicamente vero ? ghghghgh

chivas 1 mese fa su tio
Certamente, diminuire gli ospedali, non crearne degli altri, forse sarebbe un primo passo, non so.

AlfaAlfa 1 mese fa su tio
Belle parole e chiacchiere al vento. A scuola di Management mi hanno insegnato ad essere efficiente, efficace, parlare poco ed agire con risultati. Immagino che tra 1 anni non sarà accaduto nulla. Bisognerebbe fare uno lista dei vari Ciceri inefficienti e sapere chi non votare, non sostenere.
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