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SVIZZERASono 28 i bancomat fatti saltare con l'esplosivo, un record

07.01.25 - 19:07
I colpi messi a segno da piccoli gruppi di criminali che agiscono in pochi minuti.
Polizia cantonale SG (archivio)
Fonte 20 Minutes
Sono 28 i bancomat fatti saltare con l'esplosivo, un record
I colpi messi a segno da piccoli gruppi di criminali che agiscono in pochi minuti.

BERNA - Quello fatto segnare nel 2024 da poco finito, è un triste record. E riguarda il numero dei bancomat fatti esplodere: ben 28. Che uniti a quelli forzati o manipolati fanno lievitare il conto a 48 attacchi. Decisamente di più rispetto ai 32 del 2023.

E i colpi ripropongono spesso il medesimo copione. Un piccolo gruppo di delinquenti arriva improvvisamente davanti a un bancomat nel cuore della notte. Lo fanno saltare in aria, recuperano il bottino e scompaiono così velocemente che le autorità si ritrovano solo a fare la conta dei danni.

L'incremento nel numero dei colpi evidenzia uno sviluppo preoccupante per le autorità, essendo l'uso di esplosivi considerato particolarmente pericoloso, visto che alcuni dispositivi sono ospitati in condomini. L'anno horribilis rimane il 2022 con 57 attacchi.

Politica - Di fronte a queste statistiche alcuni politici sono preoccupati, a cominciare dal consigliere nazionale Olivier Feller (PLR) che propone di dotare i bancomat di un dispositivo antifurto che «in caso di esplosione, spruzzerebbe inchiostro sulle banconote e renderli così inutilizzabili», come avviene in «Irlanda, Belgio, Francia e Svezia», spiega nel suo intervento parlamentare. Inoltre, alcune banche hanno già adottato misure, come il ritiro degli sportelli bancomat o la riduzione degli importi depositati.

Il caso - L'estate scorsa si è verificato un arresto in Francia. Sono state fermate tredici persone sospettate di aver fatto saltare in aria dozzine di sportelli bancomat in diversi paesi, tra cui la Svizzera. Secondo l'inchiesta questa banda operava da una sede principale nei Paesi Bassi, precisa l'“Aargauer Zeitung”. Da lì organizzava gli attacchi con piccoli gruppi di 3 o 4 persone, generalmente di origine rumena o marocchina. In generale, Fedpol constata che gli attacchi stanno diventando sempre più professionali. «I criminali affittano locali all'estero che servono come base logistica, poi attraversano il confine con auto rubate e commettono i loro misfatti in un lampo», descrive la polizia federale.

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