A circa una settimana dalla morte violenta del piccolo Ilias il movente del delitto rimane un mistero. Proprio come la stessa autrice
BASILEA - Ha accoltellato il piccolo Ilias mentre tornava a casa da scuola, ormai una settimana fa. Sulla vita dell'autrice del folle gesto, una pensionata 75enne, si sa ancora poco.
La donna, è emerso da un'indagine congiunta portata avanti da 20 Minuten e Telebasel, ha avuto in passato problemi di denaro tali da farle accumulare debiti per oltre 100.000 franchi. Come sia arrivata a questo punto, tuttavia, non è ancora chiaro.
Allo stesso modo non è facile capire nemmeno dove la donna vivesse nell'ultimo periodo. Circa un anno fa si era trasferita da un condominio a un miglio dalla scena del crimine. Da quel momento non si sa più nulla.
«Persona terribile» - Come riferisce il "Blick", l'anziana ha condotto un'esistenza oscura per decenni. Senza dimora, senza figli o fratelli. Un lontano parente la ricorda come rissosa, egoista e arrogante.
Negli anni '90, si dice che avesse vissuto ad Allschwil (BL). Un vicino la ricorda come una «persona terribile». E si fa riferimento anche a litigi e diversi interventi di polizia.
Una cosa appare chiara: tutte le persone che hanno avuto a che fare con lei non ne conservano un buon ricordo. Nemmeno i vicini o gli ex colleghi di lavoro, che riferiscono di dispetti e molestie.
La donna sarebbe anche stata condannata nel 2005 e successivamente avrebbe trascorso un periodo presso una clinica psichiatrica. Da quel momento sono diverse le volte in cui è finita in psichiatria. Tanto che, da fonti, l'anziana era ben nota ai professionisti secondo i quali permetterle di vivere da sola dopo la clinica è stato un errore. Insomma, le autorità avrebbero fallito.