«Com’è possibile che accadono cose simili in una delle città più sicure al mondo?», si chiede il 29enne che ha postato uno sfogo sulla sua bacheca Facebook
ZURIGO - La manifestazione si è svolta in maniera pacifica e non si sono verificati incidenti. Così scriveva la polizia della città di Zurigo in un comunicato stampo diffuso ieri alle 17.40. Ma a margine dell’annuale Pride Festival una coppia gay che stava tornando a casa in compagnia di un amico, attorno alle 23.45, ha subito un’aggressione.
Uno degli sfortunati protagonisti, Micha Finkelstein, lo ha scritto su Facebook, postando uno sfogo personale sulla sua bacheca: «Ieri c’è stato lo Zürich Pride. Stamattina prendo gli antidolorifici e non perché ho bevuto troppo».
Nel post il 29enne racconta che si trovava nel Kreis 3, vicino a casa, quando da dietro sono arrivati «tre adolescenti» che li hanno chiamati «froci» e li hanno colpiti. «Come può accadere una cosa simile in una delle città più sicure al mondo?», si domanda Micha, «Perché ci sono ancora persone che pensano di poter agire così contro gli altri?».
Lui, il compagno e il loro amico hanno davvero avuto paura. Fortunatamente le conseguenze fisiche non sono state gravi. La polizia, allertata, è arrivata sul posto quasi subito. Ma «non si nutrono grandi speranze» di trovare i colpevoli.
Erano 55’000 ieri, secondo gli organizzatori, le persone che hanno partecipato alla 25esima edizione del Pride Festival. L’arcobaleno ha colorato le strade di Zurigo, ma evidentemente non per tutti. «E ora ci chiediamo - conclude il post di Micha -, che si fa adesso? Come possiamo cambiare le cose?».