Un 43enne olandese aveva ucciso un uomo di 62 anni con cui intratteneva una relazione puramente sessuale.
I fatti avvennero nel maggio del 2016 a Lichtensteig: l'uomo accoltellò mortalmente la sua vittima e poi fuggì in Thailandia. Venne arrestato un mese dopo.
SAN GALLO - Il tribunale distrettuale del Toggenburgo ha condannato un olandese di 43 anni a 14 anni di carcere per assassinio. La vittima era un uomo di 62 anni con il quale l'autore del reato aveva una relazione puramente sessuale. La sentenza pubblicata oggi non è ancora definitiva.
Al processo svoltosi giovedì scorso a Lichtensteig (SG), la pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 15 anni e mezzo di carcere per assassinio e rapina; la difesa tre anni per omicidio passionale e furto.
Il tribunale del Toggenburgo, nell'infliggere i 14 anni di carcere, ha ritenuto che si tratta di assassinio, visto che l'imputato ha agito in modo particolarmente privo di scrupoli.
Come attenuanti la corte ha considerato la lunga durata del procedimento, il ritardo nella preparazione dell'udienza, il pregiudizio creato dai media nonché la parziale disponibilità a confessare.
Il tribunale distrettuale ha poi ritenuto il furto, e non la rapina, con una pena pecuniaria di 60 aliquote giornaliere di 100 franchi.
L'olandese aveva una relazione puramente sessuale con la vittima, conosciuta nel marzo del 2016 in Thailandia attraverso una piattaforma Internet. Su invito del 62enne, l'imputato si è poi recato in Svizzera. Era consapevole di dover eseguire prestazioni sessuali in cambio dell'ospitalità, ha detto al processo.
Nella tarda serata del 2 maggio 2016, lo svizzero ha chiesto pratiche sessuali che non piacevano all'olandese. Quest'ultimo ha detto che per superare il disgusto ha più volte annusato popper - un tipo di droga. In seguito è andato in cucina per bere acqua, ha visto un lungo coltello, lo ha preso ed è poi ritornato in soggiorno per pugnalare a morte il sessantaduenne. L'olandese ha quindi lasciato l'appartamento con 8500 franchi ed è tornato in Thailandia lo stesso pomeriggio.
Il 62enne - che a Lichtensteig gestiva un piccolo museo di strumenti musicali meccanici ed era conosciuto per i suoi modi «originali» - è stato ritrovato morto la mattina del 4 maggio 2016. I sospetti si sono indirizzati subito su un uomo che parlava inglese o olandese e che, secondo testimoni, aveva fatto visita alla vittima. L'olandese è stato arrestato un mese più tardi a Pattaya e nel gennaio 2017 è stato estradato in Svizzera.
Il pubblico ministero ha detto in tribunale che l'uomo ha dimostrato una «fortissima volontà di uccidere».
La difesa ha invece sostenuto che l'imputato si trovava «in una gabbia psichiatrica». Lo svizzero decideva tutto, pratiche sessuali comprese. A causa delle quantità di alcol e droghe assunte, l'olandese non sarebbe stato peraltro pienamente cosciente al momento dei fatti.