È la condanna inflitta a Lucerna a un 32enne che nel 2017 aveva violentato una vicina di casa
LUCERNA - Il tribunale penale di Lucerna ha condannato un uomo di 32 anni a quattro anni e un mese di prigione per aver violentato una donna nel 2017. L'accusato, a cui è stato diagnosticato un disturbo narcisistico, deve anche sottoporsi a un trattamento psicologico ambulatoriale.
La sentenza, pubblicata oggi, prevede una pena leggermente inferiore ai cinque anni richiesti dall'accusa per stupro, tentato stupro e tentate lesioni personali gravi. I giudici hanno pronunciato pure l'espulsione dalla Svizzera per dieci anni, anche se non potrà essere applicata poiché l'uomo è un rifugiato riconosciuto. La difesa aveva chiesto l'assoluzione. Il verdetto non è ancora definitivo.
L'imputato ha negato i fatti. La vittima, una vicina dell'uomo che lavorava come prostituta, lo ha accusato di averla picchiata e violentata nella lavanderia della casa. Ha detto che lui le ha offerto cocaina in cambio di sesso, e quando lei ha rifiutato, l'ha aggredita. L'uomo, a sua volta, ha sostenuto di aver venduto cocaina alla donna. Lei gli avrebbe rubato il cellulare nascondendolo nel reggiseno, lui lo avrebbe ripreso prima di andarsene.
L'imputato è stato anche condannato per aver aggredito un uomo durante una manifestazione curda a Berna e dovrà pagargli 5'000 franchi di risarcimento. Gli è stato vietato di contattare la vittima dello stupro e dovrà accollarsi le spese del procedimento, che ammontano a quasi 60'000 franchi.