Un contadino di Rodersdorf ed ex consigliere comunale è indagato per crudeltà sugli animali.
Il povero bovino era stato tenuto immobile con metodi brutali. Alcuni attivisti hanno annunciato una manifestazione.
SOLETTA - Gli attivisti dell'organizzazione "Basel Animal Save" hanno reso pubblico il caso a metà agosto. Un contadino di Rodersdorf aveva brutalmente torturato una mucca attaccandogli un anello al naso appesantito da una grossa catena (gli anelli al naso sono vietati sulle mucche in Svizzera).
L'Ufficio veterinario di Soletta aveva così avviato un procedimento contro l'allevatore, fino a poco tempo fa anche membro del consiglio comunale, per crudeltà sugli animali. Il procedimento è tutt'ora al vaglio della procura.
Come riportato giovedì dall'organizzazione animalista, la mucca torturata - che per giunta era incinta - è stata uccisa. A sostenerlo è Olivier Bieli di "Basilea Animal Save". Contattato da 20 Minuten, l'Ufficio veterinario di Soletta non ha potuto fornire alcuna informazione essendoci un procedimento in corso.
Secondo "Basel Animal Save", l'animale veniva maltrattato a causa del suo comportamento. «La brutale misura era stata decisa probabilmente per immobilizzarlo, probabilmente in seguito a un comportamento indesiderato durante la gravidanza».
Per non soffrire ulteriormente, la mucca maltrattata deve essere rimasta per giorni praticamente immobile. Bieli sospetta che la bestia incinta e il suo piccolo non ancora nato siano stati probabilmente uccisi senza tante cerimonie «per evitare ulteriori problemi».
Gli attivisti manifestano - L'organizzazione animalista ha indetto una manifestazione, sabato, a Rodersdorf. Questa è stata approvata dal consiglio comunale. Contattato, l'agricoltore accusato si è trincerato dietro un "no comment".