Arrestati martedì, avevano pianificato azioni violente
I soggetti sono vicini a Rémy Daillet, accusato di complicità nell'organizzazione del rapimento di Mia Montemaggi
PARIGI - Quattro persone vicine a Rémy Daillet, personaggio molto noto negli ambienti complottisti di estrema destra, sono state incriminate ieri a Parigi per "associazione terroristica" con l'accusa di aver pianificato azioni violente: è quanto si apprende da fonti giudiziarie. I quattro, di età compresa tra 43 e 69 anni, erano stati arrestati martedì.
Daillet, che da diversi anni vive in Malaysia, è accusato di complicità nell'organizzazione del rapimento di Mia Montemaggi, la bimba francese di otto anni sparita dal domicilio della nonna lo scorso aprile e ritrovata pochi giorni dopo in Svizzera, nel comune di Sainte-Croix (VD).
Secondo alcune testimonianze l'uomo sarebbe "il principale animatore del 'movimento'" vicino ai "survivalisti", un gruppo che sostiene di prepararsi ad eventi catastrofici come esplosioni nucleari, guerre o pandemie. Nel caso del gruppo coinvolto nel rapimento di Mia, ai sequestratori erano state trovate armi ed esplosivi. Nelle loro intenzioni ci sarebbero stati attentati contro uffici pubblici e un centro vaccinale.