Li ha stanziati oggi il Consiglio federale per portare aiuto umanitario nella regione flagellata dalla guerra.
A causa dell'invasione russa circa dodici milioni di persone si trovano in situazione di emergenza.
BERNA - La beneficenza e la solidarietà svizzera verso l'Ucraina non accennano a fermarsi. Dopo gli oltre 51 milioni di franchi raccolti dalla Catena della Solidarietà, ora è il Consiglio federale a effettuare un gesto concreto per portare aiuto umanitario nella regione flagellata dalla guerra.
Nella sua seduta odierna, infatti, Berna ha deciso di portare a ottanta milioni di franchi i fondi stanziati per aiutare quelle dodici milioni di persone che a causa dell'invasione russa si trovano in situazione di emergenza. «Molte di loro - precisa il Consiglio federale in una nota - non hanno accesso a elettricità, acqua, cibo e altri beni di prima necessità».
Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR), poi, milioni di persone sono in fuga all’interno dell'Ucraina, mentre più di due milioni sono già fuggite nei Paesi vicini, oltre la metà in Polonia. «La maggior parte degli sfollati - precisa Berna - sono donne e bambini, poiché gli uomini abili alle armi devono rimanere in Ucraina per difendere il Paese».
Come verranno utilizzati questi ottanta milioni - Venti milioni dovranno essere utilizzati per assistere le ucraine e gli ucraini fuggiti nei Paesi vicini. I restanti sessanta sono invece destinati al sostegno della popolazione rimasta nel Paese. I fondi sono suddivisi in contributi al Movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, ad agenzie dell’ONU, a ONG locali e internazionali e a progetti realizzati dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) in Ucraina.