Via libera oggi dal Nazionale che ha votato a favore con una larga maggioranza
BERNA - Via libera all'acquisto degli F-35: anche il Nazionale, dopo il Consiglio degli Stati, ha dato l'ok (con 128 voti contro 67), all'acquisto dei nuovi caccia da combattimento. Favorevoli gran parte dei partiti borghesi con una spaccatura netta a ridosso dell'ala rosso-verde.
In totale verranno acquistati dall'americana Lockheed Martin 36 jet per la cifra di 6,035 miliardi di franchi. Circa 2 miliardi, invece, verranno spesi per l'acquisto di un sistema antiaereo MIM-104 Patriot, anche questo di produzione statunitense.
Come previsto non si aspetterà un'eventuale votazione del popolo dell'iniziativa dei contrari all'acquisto (“Stop F-35”, depositata ad agosto), come d'altronde era già stato fatto capire dal Consiglio Federale, che aveva confermato l'impossibilità per l'andata alle urne prima della chiusura del termine del contratto d'acquisto.
Una mossa, quella del Governo, verosimilmente motivata dalla crescente preoccupazione per le tensioni internazionali generate dalla guerra in Ucraina e che aveva causato diverse polemiche non solo fra gli iniziativisti.
La questione degli F-35, fortemente sostenuta da Viola Amherd che anche oggi al Nazionale ha preso la parola diverse volte per difendere l'oggetto in votazione, è stata senza ombra di dubbio fra le più spinose a passare per le camere Palazzo Federale.
Da una parte lo stress per Berna di dover rinfrescare lo stormo della Patrouille Suisse, particolarmente scarno e vetusto fra F-5 Tiger ed F/A-18, così come i timori per un possibile rincaro in un momento congiunturalmente delicatissimo.
Dall'altra le critiche relative a un aviogetto, ampiamente diffuso nelle aviazioni militari di tutto il mondo, ma ritenuto eccessivamente caro, facile al guasto e generalmente non troppo affidabile. Opposizioni, queste, che il Dipartimento della difesa ha sempre respinto al mittente reputando l'F-35 affidabile in azione quanto in esercitazione.