L'uomo era stato condannato a 16 anni di reclusione nel 2010
LOSANNA - Un uomo condannato a 16 anni di reclusione nel 2010 a Ginevra per l'omicidio intenzionale della moglie, nonché stupri e atti sessuali con fanciulli rimane internato. Il Tribunale federale (TF) ha confermato una decisione del tribunale cantonale ginevrino, constatando che non vi siano le condizioni per un trattamento terapeutico stazionario.
I fatti erano avvenuti tra il 2002 e il 2005. Durante l'inchiesta, erano state avviate tre perizie. Nel 2006 un primo medico aveva constatato l'esistenza di disturbi della personalità. Un anno più tardi, un secondo psichiatra aveva tracciato una diagnosi simile e previsto un rischio di recidiva.
Un terzo esperto era arrivato alle stesse conclusioni nel 2009. All'udienza in tribunale nel 2010, i tre uomini si erano pronunciati in favore di un internamento dal momento che l'imputato, un Peruviano allora 44enne, non era consapevole dei suoi disturbi e rifiutava di sottoporsi a qualsiasi trattamento.
Stando a una sentenza del TF pubblicata oggi, l'assassino è arrivato al termine della sua pena nell'agosto 2021, poiché aveva già effettuato 5 anni di detenzione preventiva prima della sua condanna. Si è allora posta la questione di una sua eventuale liberazione.
Di fronte al persistente rifiuto dell'interessato a ogni tipo di trattamento, il Servizio di libertà vigilata e prevenzione del canton Ginevra ha pubblicato un rapporto favorevole al suo internamento. Nei 16 anni di carcere, l'uomo non ha aderito ad alcuna misura terapeutica, salvo di recente e in modo poco sincero.
Sulla base di queste considerazioni e in seguito all'interrogatorio effettuato da una nuovo esperto, il Tribunale ginevrino d'esecuzione delle pene e delle misure ha ordinato l'applicazione dell'internamento deciso nel 2010. Questa decisione è stata confermata dal tribunale cantonale nel 2022.