Il Ministero pubblico della Confederazione ha aperto un'indagine sul presidente del Monaco e sul suo legale
GINEVRA - Il sospetto? Atti compiuti senza autorizzazione per conto di uno Stato estero. Il miliardario russo e presidente della società calcistica Monaco Dmitri Rybolovlev, insieme col suo legale, è finito nel mirino della giustizia elvetica. Stando a quanto riferisce il sito d'informazione online Gotham City, il Ministero pubblico della Confederazione ha aperto un'inchiesta sui due uomini. Questa decisione arriva dopo una denuncia fatta dal mercante d'arte ginevrino Yves Bouvier a seguito della controversia tra lui e il miliardario attorno a una vendita di una collezione di quadri.
L'inchiesta è stata aperta a febbraio 2021 dopo una denuncia sporta da Bouvier nel settembre 2017. Per procedere, il Mpc ha dovuto chiedere un'autorizzazione al Dipartimento federale di giustizia e polizia (Dfpg). Il via libera è giunto a gennaio 2021. A maggio, il Ministero pubblico ha ammesso la costituzione di parte civile richiesta da Bouvier: la decisione è stata contestata da Rybolovlev e dal suo avvocato in un ricorso poi dichiarato inammissibile dalla Corte penale.
Lo scorso mese di luglio, la Corte di giustizia del canton Ginevra ha annullato l'archiviazione della procedura contro Bouvier su richiesta degli avvocati del miliardario. La causa è stata rinviata al Ministero pubblico cantonale perché si occupi delle indagini sul caso della vendita di quadri da collezione.
La vicenda giudiziaria dura dal 2015, da quando Rybolovlev aveva fatto causa a Bouvier, suo mercante d'arte, accusandolo di averlo danneggiato vendendo a prezzi eccessivi diverse opere d'arte per un totale di un miliardo di euro. Per Bouvier, invece, gli attacchi dell'oligarca non hanno nulla a che vedere con la vendita di oggetti d'arte. Secondo il commerciante ginevrino, il divorzio del miliardario russo nel 2015 lo ha spinto a prendersela con lui: Rybolovlev voleva deprezzare il valore della sua collezione d'arte.