Quattro donne sarebbero state tenute come schiave per anni nel Giura bernese. Il processo è iniziato oggi
BERNA - Traffico di esseri umani, matrimonio forzato, aggressione, coercizione, stupro e atti sessuali. Alla sbarra un padre kosovaro di 65 anni e i suoi quattro figli colpevoli, secondo l'accusa, d'avere abusato e tenuto come schiave quattro donne per ben 16 anni. Stando alla Procura, il capo famiglia ha prelevato le donne, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, dal Kosovo per darle in sposa ai suoi figli.
Il processo si è aperto oggi. «Quando sono stata ripetutamente abusata, volevo fuggire - ha dichiarato in tribunale una delle vittime - mi hanno tolto le chiavi di casa e negato i contatti con mio figlio». Nel 2019, con l'aiuto di un'agenzia di protezione delle vittime, dopo 16 anni è riuscita a fuggire.
Un'altra denunciante ha pianto in tribunale: «A volte ho pensato che sarebbe stato meglio morire piuttosto che sopportare questa tortura». Secondo l'accusa, la donna è stata acquistata dai genitori per 300 euro quando aveva 14 anni. «In Svizzera sono stata violentata e picchiata da mio marito. Non avevo alcun diritto. Non mi era nemmeno permesso andare in bagno da sola. Mi sentivo come una schiava». La violenza, stando ai racconti, era del tutto normale. «Mio marito mi ha rotto la mascella - racconta un'altra vittima - Ho sofferto di una grave depressione. Mi sono sacrificato per i miei figli. Mi picchiava regolarmente. Avevo paura di lui. È cattivo».
Il processo durerà cinque giorni. Oggi, tre donne, presenti in aula, hanno testimoniato. Gli imputati sono stati mostrati da una stanza separata tramite uno zoom. Domani saranno interrogati la quarta querelante e l'imputato.