Il docente, stando alla decisione pubblicata oggi, ha violato il principio della separazione fra opinioni private e funzione professionale.
AARAU - Licenziamento confermato per un docente della scuola cantonale di Wohlen (AG) che, nel febbraio del 2021, aveva preso parte, come oratore, a una manifestazione di oppositori alle misure anti Covid. Il Tribunale amministrativo argoviese ha respinto il suo ricorso.
Stando alla decisione pubblicata oggi, il docente, che era impiegato a tempo parziale dal 2006, ha violato il suo obbligo di fedeltà al principio della rigorosa separazione tra opinioni private e funzione professionale.
Tale violazione, scrive il tribunale, si è verificata durante il periodo di prova: ciò giustifica il licenziamento ai sensi della Llgge cantonale sull'assunzione degli insegnanti.
Libertà d'espressione ...
Nel suo ricorso, il docente aveva sostenuto che il licenziamento era stato sproporzionato. Affermando di aver preso parte alla manifestazione come persona privata, l'autore del ricorso si è appellato al principio costituzionale della libertà d'espressione.
Nella sentenza di 33 pagine, il Tribunale amministrativo è però arrivato alla conclusione che il comportamento del ricorrente «non è stato all'altezza della sua funzione di riferimento in qualità d'insegnante».
Il docente era peraltro a conoscenza della minaccia di licenziamento e lo aveva anche spiegato durante il suo discorso alla manifestazione di Wohlen. Nell'intervento, disponibile su YouTube, il docente non ha del resto lesinato insulti al consigliere federale Alain Berset, da lui definito «malato».
... e ruolo pubblico
Il Tribunale critica inoltre la scelta inappropriata di parole come «dannazione» o «non me ne frega niente». Il fatto di aver dipinto coloro che non rispettavano le norme contro il Covid come modelli («geili Sieche», in pratica dei «fighi»). Tutti termini che non si addicono al suo ruolo d'insegnante.
Il Tribunale amministrativo ricorda, inoltre, che la Costituzione federale riconosce a ogni persona il diritto di formarsi liberamente un'opinione e di esprimerla e diffonderla senza ostacoli. Nel caso dei dipendenti pubblici, l'obbligo di fedeltà può tuttavia limitare la libertà di espressione.