Alle 18 è scattata la "fase rossa", per gli abitanti si apre una fase d'incertezza
BRIENZ - Alle 18 è scattata la "fase rossa": nessuno può più accedere al villaggio montano grigionese fino a nuovo avviso, a causa della frana che lo minaccia.
Molti hanno lasciato la località nelle scorse ore, ma qualcuno ha atteso davvero fino all'ultimo minuto utile. «Brienz sembra un villaggio fantasma» ha raccontato a 20 Minuten Renato Liesch, uno dei residenti che ha deciso di rimandare il più possibile l'inevitabile distacco dal luogo in cui vive. A differenza di chi «ieri ha caricato le valigie e se n'è andato», e sono «la maggior parte», spiega il 43enne. Lui no, ha deciso che valeva la pena restare ancora un po'. «Non so se il mio appartamento sarà completamente distrutto in pochi giorni. Quindi voglio usare ogni minuto per creare ricordi della mia casa».
Liesch trascorrerà i prossimi giorni a poca distanza, nel suo rustico sopra Brienz. Un edificio spoglio, senza doccia né servizi igienici. «In qualche modo funzionerà» assicura ai colleghi. «Altrimenti ogni tanto andrò a trovare mia madre e farò la doccia da lei». Renato non è l'unico "ritardatario": anche Gian Liesch ha atteso le 18 per andarsene. «Ho ancora bisogno di un po' di tempo per cancellare tutto», ha dichiarato nel primo pomeriggio.
Per gli 84 abitanti di Brienz si apre una fase nuova, sicuramente molto incerta. Christian Gartmann, portavoce del comune di Albula, ritiene che ci vorranno sicuramente diverse settimane, se non mesi, prima che le persone possano rientrare nel villaggio. Le autorità comunali prevedono che entro due settimane la frana possa cadere, ma non è chiaro se il volume sarà di due milioni di metri cubi come previsto oppure meno - né si può quantificare quanto saranno danneggiati gli edifici.