Secondo la sentenza non erano state presentate prove oggettive sufficienti.
ZURIGO - Oggi il tribunale distrettuale di Zurigo ha assolto un coreografo e insegnante di danza accusato di violenza carnale contro una sua allieva. Secondo la sentenza non erano state presentate prove oggettive sufficienti e la vittima si sarebbe comportata come se la presunta aggressione non fosse mai avvenuta.
Nonostante il tribunale abbia ritenuto le dichiarazioni della donna autentiche e assai comprensibili, la corte ha nutrito seri dubbi in merito alle accuse rivolte dalla vittima e sulla dinamica dell'accaduto. Il fatto, secondo la ballerina, avrebbe avuto luogo presso un ritiro di addestramento in Italia.
Un fattore decisivo per i giudici è stato il comportamento successivo all'atto mostrato dalla vittima, è stato dichiarato all'apertura del verdetto. Ad esempio, a riprova dell'accusa, vi sono state una serie di foto scattate a delle feste proprio nei giorni successivi al presunto stupro in cui sono immortalati l'insegnante di danza e la sua allieva di lunga data che si cingono in abbracci. «Non significa che stesse mentendo», ha sottolineato il giudice. «Ma fa riflettere». Il verdetto non è ancora definitivo.