Aveva tentato di acquistare dal sito cinese un'arma vietata in Svizzera
BASILEA - Un decreto d'accusa, invece del pacchetto tanto atteso. È ciò che ha ricevuto a casa un cittadino di Basilea Campagna all'inizio di quest'anno. Aveva ordinato su Wish un cannocchiale con puntatore laser che è però vietato in Svizzera, infrangendo quindi la legge federale sulle armi. Ora dovrà pagare una multa di 400 franchi che, contando anche le tasse, gli varrà una spesa di 870 franchi. La merce è invece stata distrutta.
Con il commercio online di merci con l'Estremo Oriente in forte espansione in tutto il mondo, la base di distribuzione di Zurigo-Mulligen (dove vengono smistati i pacchi provenienti dall'estero) ha istituito un gruppo speciale di collaboratori dell'ufficio delle dogane che hanno il compito di ispezionare tutto ciò che passa.
Il caso sopracitato non è raro. Sempre più svizzeri vedono il loro casellario giudiziario macchiarsi a causa di un acquisto di questo tipo online. E il numero di armi sequestrate dall'Ufficio federale delle dogane è aumentato negli ultimi anni. Da imputare sarebbe proprio il boom del commercio online.
La procura di Basilea emette regolarmente dei mandati penali per l'importazione di armi vietate in Svizzera. Chi acquista un'arma del genere all'estero e la fa arrivare all'interno dei confini elvetici si rende colpevole di numerose violazioni. È successo anche un altro uomo che ha ordinato una torcia su Aliexpress.
Poiché nell'accessorio era integrato un taser e gli era stata consegnata anche una pistola ad aria compressa che non era adeguatamente protetta dall'utilizzo di terzi, è stato emesso contro di lui un ordine di sanzione. La dogana ha trovato l'arma vietata a Embrach. Costo in questo caso: 300 franchi. Comprese tasse e spese: 1'110 franchi.