Secondo il MPC, le condanne inflitte in primo grado erano «estremamente clementi»
BELLINZONA - È iniziata oggi presso il Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona la procedura d'appello in relazione al caso di due basilesi condannati in prima istanza per aver compiuto un attentato con esplosivi in una casa privata a Basilea nel 2022, nonché di aver tentato di comprare altro materiale esplosivo. Contro i due accusati, che si sono per lo più rifiutati di testimoniare, rimanendo in silenzio, Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha chiesto pene di 8 e 10 anni.
L'atteggiamento degli imputati non è cambiato nemmeno quando la giudice ha mostrato in aula i filmati delle videocamere di sorveglianza e i verbali degli interrogatori.
Uno dei due accusati, 25enne, l'altro è più vecchio di due anni - ha dichiarato di essere innocente e di non capire perché debba essere condannato a diversi anni di carcere. «Rivoglio la mia libertà, è insopportabile essere condannati ingiustamente», ha detto davanti alla Corte.
La Corte ha poi chiesto loro se avessero avuto a che fare con l'incidente e uno dei due incolpati si è nuovamente rifiutato di rispondere, mentre il secondo ha dichiarato di non avere nulla a che fare con l'episodio.
Nella sua requisitoria, il Ministero pubblico della Confederazione ha contestato l'assoluzione pronunciata nel novembre 2023 dalla Corte degli affari penali per il reato di atti preparatori punibili.
Secondo la procura, la catena di prove dimostra che gli imputati cercavano di commettere quattro attentati esplosivi «in modo mirato e coordinato». Hanno fatto tutto ciò che era in loro potere fino all'arresto in flagranza di reato in Germania. Inoltre, il più anziano degli imputati, di 28 anni, aveva già ottenuto informazioni su Internet per l'acquisto di esplosivi dalla metà di aprile del 2022.
Secondo il MPC, le condanne inflitte in primo grado erano «estremamente clementi». Ha quindi richiesto 8 anni per l'uomo più anziano, che ha agito per «puro egoismo» e ha mostrato una grande energia criminale. Per il secondo imputato, che avrebbe messo a punto gli attentati, la procura ha chiesto una condanna a 10 anni.
Il processo di prima istanza
Durante il primo appello tenutosi alla fine di novembre, il Tribunale penale federale (TPF) aveva condannato i due basilesi a pene detentive di rispettivamente 5 anni e 6 mesi e 6 anni e 2 mesi. Nella detonazione avvenuta alla fine di marzo 2022 nel quartiere Bruderholz della città sul Reno nessuno era rimasto ferito, ma i danni materiali erano ammontati a 170'000 franchi.
Stando ai giudici, nei mesi successivi i due imputati si sono recati a Stoccarda, in Germania, per acquistare due chili di esplosivo e un'arma: il venditore da cui hanno tentato di rifornirsi era in realtà un agente di polizia tedesco sotto copertura.