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CAMERE FEDERALILe spie (russe) vanno espulse sistematicamente

27.05.24 - 19:53
Lo chiede una mozione già approvata dal Nazionale.
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Fonte ats
Le spie (russe) vanno espulse sistematicamente
Lo chiede una mozione già approvata dal Nazionale.

BERNA - Le spie russe, e altri agenti stranieri, vanno allontanati sistematicamente dalla Svizzera se abusano della loro immunità diplomatica o mettono in pericolo la sicurezza interna o esterna della Svizzera.

Lo chiede una mozione già approvata dal Nazionale, sostenuta oggi anche dal Consiglio degli Stati per 32 voti a 9 e due astensioni. Il dossier va al Consiglio federale.

Stando alla relatrice della commissione, Franziska Roth (PS/SO), le attività illegali commesse da queste persone, che non possono essere perseguite penalmente, mettono in pericolo spazi di dialogo offerti soprattutto nel contesto della Ginevra internazionale. Secondo la maggioranza, i meccanismi di espulsione per questi soggetti vanno rafforzati, senza tuttavia rinunciare a un esame dei casi specifici, ha sottolineato la consigliera agli Stati socialista.

Proprio in quanto sede di molte organizzazioni internazionali, la Svizzera è particolarmente attrattiva per questo genere di attività, ha spiegato Roth sostenuta da Carlo Sommaruga (PS/GE), che possono minacciare gli interessi diplomatici della Svizzera e le persone prese di mira. In aula, la "senatrice" solettese ha evocato le attività problematiche svolte dai Russi in Svizzera (un agente dei servizi segreti russi su cinque in Europa è di stanza in Svizzera n.d.r) che godono di una copertura diplomatica. Il servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) ha notato un aumento delle azioni di spionaggio che includono anche i Cinesi.

Stando a Petra Gössi (PLR/SZ), invece, la mozione non apporta alcun valore aggiunto rispetto alla prassi attualmente applicata dal Consiglio federale. Stando a PLR e UDC, le spie straniere vengono già espulse, ma con la prudenza che questo richiede. Non bisogna nemmeno dimenticare le probabili rappresaglie della Russia sotto forma di rinvii di diplomatici svizzeri.

Per Mauro Poggia (MCG-UDC/GE), pur comprendendo lo spirito della mozione, bisogna lasciare al Consiglio federale la risposta più appropriata. In questo campo ci vuole maggiore finezza nella risposta da dare a simili attività, secondo il "senatore" ginevrino, contrario a questa dimostrazione di forza del parlamento.

Per la ministra della difesa Viola Amherd, il Consiglio federale dispone già oggi dei mezzi per contrastate le attività di spionaggio sul proprio territorio, indipendentemente dal paese che compie simili azioni. Siamo favorevoli alla mozione, anche per inviare un segnale all'estero. In ogni caso, ha ricordato, dobbiamo tenere conto anche dei nostri interessi, economici per esempio, prima di prendere una decisione caso per caso.

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