Cerca e trova immobili

SVIZZERA / REGNO UNITOA 239 km/h sull'A1: la condanna e le scuse

23.08.24 - 15:22
Il leader del gruppo ha ammesso la «stupidità» del gesto. Un quarto comparirà in aula la settimana prossima.
Depositphotos (MartinBech)
Fonte Daily Mail
A 239 km/h sull'A1: la condanna e le scuse
Il leader del gruppo ha ammesso la «stupidità» del gesto. Un quarto comparirà in aula la settimana prossima.

WINTERTHUR - Doveva essere un viaggio di piacere attraverso i panoramici idilliaci della Svizzera, ma si è tramutato in un incubo per quattro conducenti britannici, di età compresa tra i 24 e i 50 anni.

A raccontare la loro storia, l'ennesima che riguarda eccessi di velocità sulle strade elvetiche, è il tabloid britannico Daily Mail. Tre dei quattro automobilisti sono già comparsi davanti al tribunale distrettuale di Winterthur, mentre il quarto è atteso in aula la prossima settimana.

La velocità più alta toccata dal gruppo è stata di 239 chilometri orari sull'autostrada A1 a Bertschikon (ZH), quasi il doppio del limite di velocità. In un'altra circostanza sono stati fermati a circa 160 km/h a Brüttisellen, in un tratto nel quale vigeva la soglia degli 80 orari. La polizia li ha raggiunti e fermati presso l'area di servizio autostradale di Würenlos (AG).

Qui è scattata la confisca delle vetture di grosse cilindrata (prese a noleggio e con targhe britanniche), delle radio usate per comunicare e delle GoPro e action cam montate a bordo, che sono state determinanti per mettere tutti di fronte alle proprie responsabilità.

Temendo un loro ritorno nel Regno Unito, le autorità hanno tenuto i quattro in custodia per 71 giorni nei penitenziari di Zurigo, Winterthur e Horgen, aggiunge il Daily Mail. I tre già comparsi in tribunale hanno accettato pene sospese da 18 a 20 mesi di reclusione, con pene pecuniarie fino a 4000 franchi svizzeri.

Il leader del gruppetto, un consulente per la sicurezza londinese, in tribunale ha dichiarato di non aver semplicemente prestato attenzione alla velocità alla quale stava procedendo e si è scusato per la «stupidità» dell'accaduto.

Il figlio 24enne, invece, ha ammesso di aver infranto consapevolmente la soglia di velocità nel timore di non riuscire ad arrivare in hotel prima dell'orario di chiusura. Il terzo conducente, invece, ha affermato che si è trattato di sbadataggine e della mancata comprensione dei limiti di velocità svizzeri.

Il giudice ha accettato le loro scuse e approvato le condanne proposte dal Ministero pubblico, dando il via libera al ritorno in patria. Non senza però aver imposto il divieto di condurre sul suolo elvetico. In quanto alle autovetture, saranno rimandante in Gran Bretagna una volta concluse le pratiche legali.

Il precedente della Cannon Run del 2017
Non è la prima volta che dei cittadini britannici dal "piede pesante" rischiano grosso in Svizzera. Il 4 giugno 2017, tre cittadini britannici partecipanti alla corsa di auto da gran turismo Cannon Run sono stati arrestati in Svizzera per corse illegali e guida spericolata. Durante la giornata festiva di Pentecoste, i tre hanno rischiato numerosi incidenti guidando - fra le altre cose - a 188 chilometri orari nel tunnel dell’Islisberg, violando i limiti di velocità e le distanze di sicurezza.
Anche in questo caso tre di loro sono finiti in carcere (per 3 mesi di detenzione preventiva) e ricevendo pure condanne parecchio pesanti (13 e 14 mesi sospesi con la condizionale). Nonostante le loro auto fossero state sequestrate, non sono state confiscate poiché non risultavano di loro proprietà. I condannati hanno presentato ricorso, criticando la durata dell'indagine e la sentenza, definita «eccessiva e sproporzionata». L'Alta Corte ha poi successivamente ridotto la pena a otto mesi sospesi con la condizionale.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE