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BASILEAUccise a coltellate un senzatetto: sarà internato

23.08.24 - 17:05
L'uomo, schizofrenico, continua ad avere fantasie relative ad atti di violenza. Per la perizia psichiatrica non è curabile.
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Fonte ats
Uccise a coltellate un senzatetto: sarà internato
L'uomo, schizofrenico, continua ad avere fantasie relative ad atti di violenza. Per la perizia psichiatrica non è curabile.

BASILEA - Nei confronti di un 28enne affetto da schizofrenia paranoide che nel dicembre 2017 accoltellò a morte a Basilea un 60enne senzatetto è stata ordinata la misura dell'internamento. Il Tribunale penale di Basilea ha emesso oggi questa sentenza in considerazione dell'alto rischio di recidiva.

«C'è un notevole interesse pubblico nell'impedirle di continuare a commettere crimini violenti», ha detto il presidente della corte al giovane brasiliano, attualmente in cura presso le Cliniche psichiatriche universitarie di Basilea (UPK).

L'interesse pubblico è superiore alla prospettiva del rilascio e quindi in questo caso non esiste una misura più mite dell'internamento.

«Non curabile» - Secondo la perizia psichiatrica, il collegamento tra la malattia e l'omicidio del 2017 è «al di là di ogni dubbio», ha affermato il giudice. Il giovane uomo, che aveva 21 anni al momento dei fatti, continua ad avere fantasie relative ad atti di violenza.

Continua pure a nutrire manie religiose, e si sente ad esempio un messia. Allo stato attuale della medicina, l'accusato non è curabile. E non è in grado di affrontare la sua vita quotidiana in modo indipendente.

In considerazione della sua incapacità di intendere e di volere, nel 2018 lo stesso Tribunale penale aveva ordinato nei suoi confronti una misura terapeutica stazionaria. Vista la mancanza di qualsiasi prospettiva di guarigione, l'autorità per l'esecuzione delle pene ha richiesto un anno fa la misura dell'internamento. La decisione odierna non è ancora definitiva e il paziente dell'UPK ha ora dieci giorni di tempo per presentare ricorso.

Delirio religioso - Il caso ha fatto scalpore a Basilea. Il 21 dicembre 2017 il senzatetto fu trovato morto su una panchina nel centro ricreativo "Dreirosen", sulle sponde del Reno, non lontano da un campo da basket.

Era poi emerso che il 60enne viveva da tempo nel parco ed era molto conosciuto nel quartiere. Il giovane brasiliano lo conosceva da poco e voleva convertirlo al cristianesimo, ma il senzatetto si rifiutò. In preda a un delirio religioso, il giovane brasiliano immaginò, dopo aver letto la Bibbia, di avere ricevuto da Dio l'ordine di uccidere il senzatetto.

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