Pendolarismo eccezionale salatissimo per due infermieri vallesani. La direzione: «Erano a conoscenza dei costi, noi non rimborsiamo»
BRIGA (VS) - A causa del maltempo che ha investito l'Alto Vallese a settembre, una parte della valle di Saas è rimasta tagliata fuori dal mondo a causa di una frana che ha interrotto la strada fra Stalden (VS) e Saas Balen (VS).
In aiuto della popolazione della valle è sopraggiunta Air Zermatt che, in collaborazione con le autorità cantonali, ha offerto la possibilità di spostarsi in elicottero.
Una fattura salatissima - Un'opportunità colta da due dipendenti dell'ospedale dell'Alto Vallese (lo Spitalzentrum Oberwallis di Briga) che hanno utilizzato l'insolito mezzo di pendolarismo per recarsi al lavoro.
Come riferito questo venerdì dal Walliser Bote potrebbe trattarsi del collegamento casa-lavoro più costoso di sempre: l'azienda, infatti, ha inviato loro una bolletta salatissima da 140 franchi a viaggio. Spese che l'ospedale non si sobbarcherà.
«Un brutto segnale» - Non nasconde una certa indignazione l'Associazione svizzera infermiere e infermieri che parla di un «pessimo segnale» in un momento in cui «le strutture svizzere già faticano a reperire del personale qualificato.
Come ribadito dalla vicepresidente Christina Schumacherin: «Per noi non è tanto una questione di regolamenti e di diritto, ma piuttosto di come si trattano dei collaboratori che mostrano il loro attaccamento al lavoro e come non si mostra loro un briciolo d'apprezzamento».
«Il regolamento parla chiaro» - Interpellato da 20 Minuten, l'Ospedale replica: «Applichiamo le medesime norme che valgono in tutti gli stabilimenti, ospedalieri e non, del cantone», spiega il direttore Hugo Burgener, «ciò significa che in caso di chiusure eccezionali delle strade (per valange, smottamenti o altro) il datore di lavoro non copre spese extra legate agli spostamenti».
Questo perché non si tratta (ormai più) di situazioni eccezionali e vengono gestite internamente come assenze per malattia impreviste. In caso di un evento particolarmente importante, come un forte terremoto o un'importante alluvione, le cose sono diverse e si attivà la “modalità di crisi”.
Secondo Burgerner inoltre: «La scelta dell'elitaxi è stata fatta da queste due persone in piena autonomia ed erano informate della tariffa. Se avessero deciso di restare a casa, avrebbero potuto scalare le giornate lavorative non svolte dai giorni di vacanza, oppure recuperarle in altro modo».
Inoltre si tratta di solo 2 professionisti degli oltre 1'500 impiegati dalla struttura: «Da noi c'è tanta gente che abita in valle, e si sa che la meteo può chiudere le strade, soprattutto in inverno. Bisogna sapersi gestire di conseguenza».