A poche settimane dalle elezioni, nel comune di Collombey-Muraz è scoppiato un piccolo "sex-gate"
SION - Il sindaco del Comune di Collombey-Muraz, Yannick Buttet (PPD/VS), rinuncia a essere candidato sulla lista del PPD alle elezioni comunali di questo autunno: la decisione interviene dopo informazioni fornite nel weekend riguardo a nuove accuse di «atti gravi» formulate nei suoi confronti.
Discussioni si sono tenute tra Buttet e il comitato del PPD di Collombey-Muraz nel corso delle quali il sindaco del comune ha deciso di non ripresentarsi. Il PPD comunale prende atto della decisione, si legge in un comunicato diramato in serata.
Il PPD di Collombey-Muraz aggiunge che condanna qualsiasi forma di molestia, qualsiasi comportamento inappropriato o penalmente riprovevole. Precedentemente aveva reagito nello stesso modo il PPD del Vallese romando. Il PPD di Collambey -Muraz si augura che la campagna elettorale si basi sui risultati passati e lo sviluppo futuro del comune.
Gesti e commenti inappropriati - Sabato una politica del PLR di Monthey (VS) ha denunciato a Le Nouvelliste gesti inappropriati e commenti sessisti del sindaco di Collombey-Muraz fatti sotto l'effetto dell'alcool. «Yannick Buttet ha fatto osservazioni inappropriate nei miei confronti. In diverse occasioni e nonostante i miei ammonimenti, mi ha messo le mani sulla schiena, sul collo e sulle cosce» ha dichiarato al giornale vallesano la presidente del consiglio generale (legislativo) di Monthey Laude-Camille Chanton.
Da parte sua Buttet denuncia «una strumentalizzazione politica» a qualche settimana dalle elezioni comunali. Contattato da Keystone-ATS, il sindaco di Collombey-Muraz, non ha ancora risposto. Laude-Camille Chanton ha invece insistito dicendo all'agenzia di stampa: «Parlo in qualità di donna e non di politica. Ciò che denuncio va al di là di un'etichetta partigiana o politica». Ha poi aggiunto di non aver ancora deciso se presenterà una denuncia.
Reazione dei partiti - La presidenza del partito è in stretto contatto con la sezione locale del PPD di Collombey-Muraz e con il comitato del distretto di Monthey, ha detto il PPD del Vallese romando. Conta su Buttet per la piena collaborazione con queste istanze, in modo da permettere loro di fare luce sui fatti e, se necessario, trarre le dovute conclusioni.
In una presa di posizione il PLR di Collombey-Muraz «condanna fermamente questo comportamento inappropriato e indegno di un sindaco di un comune. Il nostro comune soffre ancora una volta per gli atti insensati del suo sindaco». Il comitato del PLR di Collombey-Muraz chiede a Buttet e al suo partito di prendere le giuste misure degli atti che sono stati commessi e ritiene «gratuite e scioccanti» le sue accuse di «cospirazione».
Da parte loro le sezioni giovanili dei socialisti e dei Verdi del Vallese romando chiedono «le dimissioni immediate dell'attuale sindaco di Collombey-Muraz». In modo più esteso invitano a uno sforzo comune di tutti i partiti per legiferare meglio contro le molestie.
Condanna nel 2018 - Buttet era stato condannato nel 2018 a una pena pecuniaria di 30 aliquote giornaliere sospesa per due anni per coazione e appropriazione semplice in seguito a una denuncia da parte della sua ex amante.
Venuta alla luce nel 2017, questa prima vicenda aveva indotto deputate federali e giornaliste a rivelare di essere state molestate da Buttet, in particolare in occasione di serate in cui il politico vallesano era apparentemente sotto l'effetto dell'alcool.
In seguito alla vicenda Buttet si era dimesso dalle sue principali cariche assunte a livello nazionale: il seggio al Consiglio nazionale, la vicepresidenza del PPD svizzero e quella della Società svizzera degli ufficiali (SSU). Era inoltre stato sospeso dalle sue funzioni quale tenente-colonnello e aveva anche dovuto consegnare l'arma di servizio all'arsenale, come da prassi per i militi oggetto di denuncia. Buttet si era pure ritirato per un paio di mesi dal suo mandato di sindaco di Collombey-Muraz, incarico riassunto poi il primo febbraio 2018.