Il consigliere comunale liberale, vicino a Pierre Maudet, aveva trasmesso alla stampa un documento interno della Città
GINEVRA - Simon Brandt, consigliere comunale del PLR a Ginevra ed ex "alleato" del consigliere di Stato "caduto in disgrazia" Pierre Maudet, è stato condannato con decreto d'accusa per violazione del segreto d'ufficio.
Il suo avvocato Marc Lironi ha confermato una notizia in tal senso del quotidiano Le Courrier, precisando che il suo cliente si opporrà alla condanna. Questa prevede una pena pecuniaria di 80 aliquote giornaliere, sospesa con la condizionale, e una multa di 2'720 franchi.
Il caso è quindi destinato a finire davanti al Tribunale di Polizia. Simon Brandt è stato perseguito per aver trasmesso alla stampa un rapporto confidenziale della città di Ginevra sulle spese del personale del comune.
Dopo la pubblicazione del rapporto, la Città ha sporto denuncia. Tra gli elementi di prova a carico di Simon Brandt c'era uno scambio di SMS con il consigliere di Stato Pierre Maudet. Elementi che secondo la Procura ginevrina darebbero credito alla teoria di una fuga di notizie premeditata e organizzata.
L'avvocato Lironi però contesta: «Non è perché si ha intenzione di fare qualcosa che si passa all'azione. Avere un cattivo pensiero non è di per se un delitto. Del resto, se Simon Brandt fosse stato effettivamente l'autore della fuga di notizie, la Procura avrebbe dovuto valutare la legittimità di rendere pubblico il rapporto alla luce delle informazioni in essa contenute, cosa che però non ha fatto».
Il rapporto del Controllo delle finanze della Città di Ginevra ha rilevato che la metà dei costi del personale non era conforme alle norme stabilite dal comune.