Secondo il Parlamento argoviese, la Confederazione dovrebbe contribuire alle perdite delle strutture sanitarie.
Inoltre Berna dovrebbe garantire l'approvvigionamento di quei farmaci ritenuti essenziali.
AARAU - Il canton di Argovia invia all'Assemblea federale due iniziative cantonali in merito alle conseguenze della pandemia del coronavirus. La Confederazione dovrebbe contribuire finanziariamente alla perdita dei proventi di ospedali e cliniche; inoltre dovrebbe anche garantire l'approvvigionamento di farmaci essenziali.
Con le due iniziative approvate oggi dal Gran Consiglio a Spreitenbach (AG), il Cantone vuole aumentare la pressione su Berna. Per Argovia occorre pertanto che la Confederazione e altri sostenitori dei costi, come le casse malattia, condividano le perdite finanziarie di ospedali e cliniche. L'iniziativa è stata approvata quasi all'unanimità.
Il Consiglio federale aveva ordinato per diritto di necessità che gli ospedali rinunciassero a interventi e terapie mediche non urgenti nel periodo dal 16 marzo al 26 aprile. Secondo una stima del Cantone, il divieto di trattamento e di operazioni ha causato in Argovia perdite per circa 95 milioni di franchi.
Il Consiglio federale ha ripetutamente chiarito che la Confederazione non contribuirà ai costi e che questa è una questione che riguarda i Cantoni. Tuttavia, il Parlamento argoviese e il governo cantonale sono del parere che così non va. Chi dà gli ordini paga anche, è stato sottolineato.
Garantire fornitura farmaci essenziali - Con la seconda iniziativa, Argovia vuole fare in modo che la Svizzera garantisca l'approvvigionamento di principi attivi essenziali, farmaci e prodotti medici. Il Parlamento ha approvato l'iniziativa a larga maggioranza.
L'approvvigionamento deve essere mantenuto soprattutto in situazioni di crisi. Oltre a uno stoccaggio sufficiente, occorre assicurare la produzione di prodotti farmaceutici d'importanza strategica in Svizzera, indica il testo dell'iniziativa. Le difficoltà di fornitura sono un problema crescente.